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Film: Doppio gioco, la verità si nasconde nell’ombra

05/07/2013

Film: Doppio gioco, la verità si nasconde nell’ombra

Nelle sale cinematografiche è uscito l’avvincente thriller “Doppio gioco”, che reca come titolo in lingua originale “Shadow dancer”, ed è stato diretto dal regista James Marsh, già conosciuto al pubblico per i suoi documentari. Ha convinto anche gli astanti del Torino Film Festival del 2012 che ne sono rimasti piacevolmente colpiti. La pellicola è tratta da un romanzo di Tom Bradby che ne ha curato la sceneggiatura.

Siamo a Belfast, nel 1973. In una tranquilla famiglia dell’Irlanda del Nord, un bambino viene ucciso. Le ragioni e l’assassino non sono specificati, ma intuiamo velocemente che ci troviamo nel periodo delle aspre e lunghe contese irlandesi-inglesi.

Siamo catapultati, dopo la prima scena, agli anni ’90, all’interno della metropolitana londinese. Una giovane donna, Colette (Andrea Riseborough) non riesce a portare a termine la sua missione: posizionare una bomba nella stazione, compito affidatole dal movimento dell’IRA di cui fa parte e che lotta contro il governo britannico. Nonostante il tentativo di dileguarsi, viene catturata dagli agenti che la mettono di fronte ad un bivio: collaborare con i servizi segreti o scontare una lunga pena in carcere.

Il desiderio di veder suo figlio la convince ad accettare l’offerta ed inizia cosi a spiare la sua famiglia, in particolare i due fratelli (Connor e Gerry) coinvolti come lei nel gruppo. L’agente Mac (Clive Owen) detta le regole del gioco: dovranno incontrarsi tutti i mercoledì alle ore12 in un porto e lei dovrà essere in grado di fornire notizie concrete in merito alle intenzioni dei terroristi, svelando quindi le loro prossime mosse.

L’occasione di dimostrare la sua fedeltà si presenta allorquando i fratelli di Colette sono intenti ad organizzare un omicidio. I servizi segreti decideranno di sfruttare immediatamente quest’informazione, destando sospetti tra i terroristi, i quali tenteranno di individuare la “talpa” che ha spifferato la delicata e segreta operazione.

La psicologia dei personaggi non è scavata a fondo, ma sono sufficienti alcuni accenni per tratteggiarne i contorni. Mac è un uomo solitario, dedito al lavoro, che svolge con diligenza, ignorando pero’ di essere esclusivamente una pedina nelle mani dei capi i quali hanno insistito affinche’ convincesse Colette a diventare una spia, per proteggerne una loro, nascosta nello stesso gruppo e che rischiava di essere scoperta.

L’agente farà di tutto per salvaguardare la vita della giovane donna alla quale ha garantito l’incolumità. Non pensate che si tratti di un film d’amore, o ne rimarrete delusi. Colette dal canto suo sembra essere stata imprigionata in una condizione che non ha mai scelto, costretta forse dai fratelli ad abbracciare la loro causa.

La colonna sonora supplisce molto bene ai lunghi momenti privi di discorsi tra i protagonisti creando la giusta suspance negli spettatori che seguiranno la vicenda incollati al teleschermo fin quando non si accenderanno le luci in sala e sarà svelata l’identità dell’altra spia che pero’ non resterà l’unica sorpresa. Buona visione!

Giuliana Scamardella

 

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