Torna nelle sale cinematografiche il sequel di “Cattivissimo me”, film che fin dall’inizio ha dimostrato le proprie potenzialità, facendo nascere un sorriso sia sul viso dei bambini che degli adulti. Questa volta però, il mitico personaggio Gru ci sorprende perche' mette subito in chiaro le cose : è animato dalle migliori intenzioni e la sua priorità è unicamente rappresentata dalla sorte delle tre orfanelle Margo, Edith e Agnes.

E così, da furfante e uomo senza scrupoli, si trasforma in un uomo amorevole e padre premuroso, senza pero' perdere la giusta dose di ironia.

Dunque, nelle prime scene si potrà assistere a ciò che era più prevedibile: la conduzione delle vita dei personaggi in periferia, gli spostamenti insieme con le bambine, e i soliti cliché della vita quotidiana, a cui noi spettatori abbiamo ormai fatto l'abitudine.

Ma in questo modo la pellicola si sarebbe esaurita assai rapidamente e Gru avrebbe acquistato un gusto
estremamente stucchevole. Quindi, sorge la domanda: cosa dobbiamo aspettarci da un tipo del genere? E come farà a mantenere le bambine, conducendo una vita tranquilla, e soprattutto onesta? La risposta sarà gradita di certo ai più piccoli: l’allestimento di un’attività di produzione di gelatine, sarà la chiave di volta per il passaggio definitivo di Gru al mondo del Bene.

Ma il nostro protagonista non smette di stupirci. Cosa manca al felice quadretto che abbiamo appena proposto? È chiaro, la risposta sembra oltremodo scontata: una figura femminile. Come tutte le bambine, anche Margo, Edith e Agnes necessitano di una madre, che sappia accudirle con amore, alla stessa stregua di Gru, al quale non dispiacerebbe avere una compagna al suo fianco.

Detto fatto. Quasi come in un sogno, un desiderio che si realizza, fa la sua comparsa sulla scena, in veste straordinaria di agente segreto, una donna dalle forme molto femminili, Lucy Wilde, che coinvolge il protagonista, in precedenza cattivissimo, nella lotta contro il male.

Il pericolo questa volta è rappresentato da una pozione malefica, capace di trasformare le persone più
buone in menti malvage. La ricerca spasmodica del colpevole conferisce suspence alla pellicola: i primi sospetti si incentrano nei confronti del proprietario di un ristorante messicano, e poi, passando di cattivo in cattivo, il momento topico si verificherà con la scena del centro commerciale, in cui Gru e Lucy dovranno operare a braccetto per riportare la tranquillità.

La colonna sonora di Heitor Peerira e la comicità, unita ai sani e saggi proponimenti del protagonista, sono gli ingredienti essenziali per una ricetta davvero unica: Gru ha conquistato il cuore dei suoi spettatori e forse anche quello della stessa Lucy, ma naturalmente sorvoliamo su questo aspetto per lasciarvi il giusto pizzico di curiosità necessaria per godervi il film nel miglior modo possibile. Buona visione!

Ilaria Licenziato