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Teatro: Uomo e galantuomo

11/11/2013

Teatro: Uomo e galantuomo

Si è appena conclusa la messa in scena della commedia di Eduardo de Filippo, “Uomo e Galantuomo”, presso il Teatro Diana. L’opera si sviluppa in tre atti; il primo si svolge nell’albergo di Bagnoli dove risiede la compagnia di attori, il secondo a casa Tolentano, l’ultimo in prigione.

All’apertura del sipario, la scena ci conduce immediatamente nell’atrio dell’albergo di Bagnoli, dove gli attori che rappresentano la compagnia teatrale “ L’eclettica”, argomentano in merito alla cattiva riuscita dello spettacolo del giorno precedente, accompagnato dalla chiara disapprovazione del pubblico.

La donna che interpreta la prima attrice è Viola che, incinta e quasi in procinto di partorire, è del tutto incapace di immedesimarsi nel personaggio assegnatole; la seconda attrice è Donna Florence, che interpreta la madre di Viola. Non bada al copione, recita “a braccio” ed ama colorire le sue battute.

Poi c’è lo sfortunato capocomico Gennaro de Sio che coordina la rappresentazione, è padre del nascituro, ma nella commedia interpreta il fratello di Viola.

Per completare c’e’ il suggeritore, braccio destro del capocomico che pero’ manifesta serie difficoltà nella lettura del copione.

Don Gennaro, per far fronte all’insuccesso del giorno precedente, decide di riprovare alcune scene dell’opera di Libero Bovio, “ Malanova”, che narra del ritorno di un fratello a casa per rivedere la madre sul letto di morte con la sorella, disonorata, che confessa di aver ucciso l’amante di quest’ultima, prima di andare in prigione.

Al termine della prova fa la sua apparizione in scena il ricco Alberto De Stefano che viene a sapere da Bice, la sua amante, che a breve diventerà padre.

Il giovane, da galantuomo, decide allora di chiedere la mano della ragazza, che infastidita dalle avences, si rifiuta di rivelargli il luogo della sua abitazione. Ma Alberto non demorde, e decide di farla seguire.

Venuto a conoscenza dell’indirizzo si reca dalla madre di Bice, la quale gli rivela che la giovane è già sposata con il Conte Tolentano, così sorpreso da quest’ ultimo durante la dichiarazione segreta, decide di fingersi pazzo per salvare l’onore della ragazza.

A casa Tolentano incontra anche Gennaro che, rimasto vittima di un incidente ai piedi, si è recato dal conte per una medicazione e sarà costretto a confermare la finta pazzia di Alberto, nel frattempo condotto in prigione.

In commissariato, Alberto riceve la visita del conte, il quale rivela di aver intuito la messa in scena ma lo obbliga a continuare la farsa, a meno che non voglia ricevere un colpo di rivoltella.

A districare la matassa ci penserà Bice, che consegnerà al commissario una corrispondenza equivoca riguardante il conte ed un’ altra donna sposata. Fu la scoperta di questa relazione che condusse, per ripicca, la giovane tra le braccia di un altro uomo.

La commedia è estremamente divertente, merito dei bravissimi interpreti che riescono a creare un’ atmosfera distensiva e leggera, e riproporre con modernità uno dei più bei classici del Teatro umoristico di De Filippo.

Anna Vicario

 

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