Dopo il successo della sua pellicola, “Una piccola impresa meridionale”, Rocco Papaleo è pronto ad accoglierci a teatro; e lo fa nel vero senso della parola. Dal 15 al 26 Febbraio infatti, va in scena il suo spettacolo “Una piccola impresa meridionale” presso il Teatro Diana nel quale l’attore, tra lo stupore degli spettatori e con massima disinvoltura si fa trovare già in sala pronto a salutare personalmente ogni ospite della platea, e tra una chiacchiera ed una foto, si mostra per la sua semplicità e cordialità.

Lo spettacolo inizia in maniera diversa da come siamo normalmente abituati a vedere. Il protagonista infatti continua ad interloquire con il pubblico, con il quale ha già instaurato ancor prima di iniziare un rapporto di assoluta complicità.

Non si tratta di una rappresentazione comune, non sembra esserci neppure alcun tipo di scaletta, c’è semplicemente un uomo, un’ artista che è accompagnato dal suo sestetto Jazz, che in realtà è composto inizialmente solo da cinque componenti che allietano gli astanti con il suono “live”degli strumenti: una chitarra, un pianoforte, un violoncello e delle percussioni.

Rocco ci narra con semplicità, quasi come leggesse un diario aperto a caso, di giornate, pensieri, di singoli accadimenti che hanno significato qualcosa, che valeva la pena ricordare e condividere con il suo pubblico.
Simpaticissima la narrazione della colazione, pane con frittata, che la mamma gli preparava prima che si accingesse a partire con il padre per una battuta di pesca.

Scende poi in platea e coinvolge ancora una volta il pubblico, insegnandogli un ritornello da intonare durante il suo pezzo e ci spiega che è solo questione di note, di tempo e ritmo.

Infine, canta di un animale rappresentativo, la foca giocherellona, e inizia a muoversi imitandola, invitando il pubblico, che lo segue divertito, a fare altrettanto. YTrattasi dunque uno spettacolo dove la semplicità regna sovrana e dove si potrà sorridere e partecipare in maniera attiva.

Anna Vicario