Notizie » Cultura » Cucina e non solo
20/01/2014
Polpettine di baccalà , un pesce principe del mare del nord.
In Italia, il baccalà è fra i pesci più apprezzati e diffusi in cucina. Tantissime sono le ricette regionali che, tradizionalmente dal Nord al Sud della nostra penisola, ne esaltato sia il sapore deciso che la tipica consistenza.
Il baccalà, in effetti, altro non è che il merluzzo conservato mediante salagione, dopo essere stato decapitato, eviscerato, aperto a farfalla e spinato.
La sua pesca è consentita solo nel periodo che intercorre tra i mesi di settembre e febbraio, per permettere a questa specie di deporre le uova e ripopolarsi. Una volta pescato, il pesce viene immediatamente surgelato a bordo di particolari navi, e successivamente a terra viene lavorato per ottenerne il Baccalà o lo Stoccafisso, ossia il merluzzo semplicemente essiccato.
Il processo della salagione consiste nel tenere il pesce a bagno in una salamoia, per almeno una settimana, al termine della quale si procederà alla stagionatura, che invece durerà dalle tre alle quattro settimane. Tutto ciò è molto importante per l’ottimale conservazione, che può durare anche un paio d’anni.
Ovviamente prima di poterli utilizzare in cucina, per procedere alla preparazione delle nostre polpettine, è necessario sottoporli ad un bagno in acqua fredda, per almeno un giorno intero, per dissalarli e reidratarne la carne.
Questi sono gli ingredienti necessari alla preparazione della pietanza che oggi vogliamo suggerirvi, le polpettine di baccalà:
500gr di baccalà
3 patate
3 uova
50gr parmigiano
1 spicchio di aglio
1 ciuffo di prezzemolo
1 rametto di timo
Pangrattato
Farina di mais
Sale
Pepe
La realizzazione di questa ricetta è semplice, abbastanza veloce e quindi poco laboriosa.
Si inizia col cuocere in acqua il baccalà e ridurlo a piccoli pezzettini. Contemporaneamente in un’altra pentola, lessare le patate, pelarle e poi schiacciarle con un passaverdure.
Mettere il baccalà e le patate così realizzate in un contenitore insieme al parmigiano, le tre uova intere, l’aglio, il prezzemolo ed il timo tritati con sale e pepe quanto basta.
Impastare il tutto ed apprezzarne la consistenza, infatti se l’impasto fosse troppo morbido, sarà necessario aggiungere del pangrattato per addensarlo.
Bene, ora non ci resta che farne piccole palline, impanarle e friggerle in olio bollente. Un piccolo segreto per far divenire l’impanatura più croccante, è quello di passarle nella farina di mais. Scolarle dalla friggitura, solo quando avranno assunto un bel colore dorato, e porle su della carta assorbente. L’ideale, cari lettori, sarebbe quello di mangiarle calde per apprezzarne il profumo insieme all’inconfondibile sapore.
Letizia Passantino