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La Bella e la Bestia, una favola per bambini

14/03/2014

La Bella e la Bestia, una favola per bambini

Quasi tutti, durante la nostra infanzia, ci siamo addormentati dopo aver ascoltato una dolce fiaba narrata dai nostri genitori o dai nostri nonni: con grande fantasia immaginavamo le avventure degli eroi e magari, chiudevamo gli occhi, sereni, prima che il racconto fosse giunto al termine.

È questo lo spirito che alberga nel film " La Bella e la Bestia" da poco uscito nelle sale e che ripropone uno dei classici più amati dai bambini, rivisitandone la trama ed il contenuto. La vicenda infatti, come abbiamo già accennato, si apre con una scena tipica d’infanzia: una mamma che legge una bella storia ai suoi figlioli, e che, concettualmente, già anticipa alcuni aspetti che poi saranno ripresi nel finale.

La vicenda è ambientata agli inizi dell’800: un mercante e padre di famiglia attraversa un periodo di notevole difficoltà economica, determinata dalla perdita dei suoi beni in mare.  Decide allora di trasferirsi in campagna insieme con i suoi sei figli ma la situazione non si presenta agevole. Le bambine non si ambientano e non gradiscono questo diverso stile di vita, molto diverso dal precedente.

La piccola Belle invece si diletta a giocare con i tre fratelli maschi e si adegua con più serenità al cambiamento. Il tempo scorre veloce, fino a quando il padre riceve la lieta novella: i suoi averi sono stati ritrovati. Detto fatto, prepara i bagagli ma prima promette a ciascuna bambina di ritornare con un dono che esse desiderano.

Le prime due gli richiedono gioielli e pietre preziose, Belle, invece, di indole più semplice, desidera solo ricevere una rosa. E' da questo elemento che si diparte poi lo sviluppo della trama: giunto in una foresta, il mercante si avvicina ad un bel cespuglio di rose e poco dopo, si ritrova imprigionato a morte da una creatura mostruosa, avendo a sua disposizione un ultimo giorno per dire addio alla sua famiglia.

Quindi, Belle avendo ascoltato tutta la storia e sentendosi in colpa per il dono richiesto, decide di concedersi come sostituita del padre, giungendo davanti al castello appartenente alla bestia. Qui, com’è facile da immaginare, non troverà la morte, ma una lunga prigionia durante la quale riuscirà ad entrare nel cuore della creatura mostruosa e ad oltrepassare l'alta barriera dell'aspetto fisico, finendo poi per innamorarsi del suo padrone.

Pellicola dai dettagli ben curati anche se gli effetti speciali del 3D. non sempre sembrano adatti a rappresentare tutta la scena. Perciò, mettiamo da parte i nostri ricordi di bambini: il film è stato prodotto in soli 57 giorni: non sarà un capolavoro, ma diamo un merito al regista e al lavoro che ha svolto in tempi così ristretti.  

Ilaria Licenziato

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