Questi i versi del poemetto di Eduardo De Filippo “BACCALA’ (tien’a guerra n’capa)” che hanno ispirato la rappresentazione teatrale che andrà in scena al Theatre de Poche:

Napule è nu paese curiuso:
è nu teatro antico… sempe apierto.
Ce nasce gente ca senza cuncierto
scenne pe’’e strate e sàpe recità.
Nun è c’’o fanno apposta, ma pe’ lloro
‘o panurama è na scenografia,
‘o popolo è na bella cumpagnia,
l’elettricista è Dio ch’’e fa campà.
Ognuno fa na parte, na macchietta,
se sceglie ‘o tipo,’e panne, ‘a truccatura,
n’intercalare, na cammenatura,
pe’fa’ successo e pe’ se fa’ guardà.

LA DESCRIZIONE
Il poemetto di Eduardo De Filippo ci racconta, in versi, la vicenda umana di un uomo vissuto a cavallo fra le due guerre mondiali. La storia, come quasi sempre, nelle opere del grande commediografo, ci riporta all’immagine del “napoletano”, che scende nelle strade della città, a recitare la sua “parte”, dove Napoli è il “teatro”, il suo popolo, la “compagnia”, e i paesaggi la “scenografia”. Ognuno sceglie il suo personaggio, e lo porta sulla “scena della vita”con la sua “follia lucida”, per vivere, più spesso per sopravvivere, alle “guerre”quotidiane, cercando di essere notato, per avere il proprio “momento di gloria”, per essere ricordato fra gli altri…
E’ così che Eduardo descrive questo suo “Baccalà”: uno dei tanti, fra i tanti , un personaggio che c’è sempre stato e sempre ci sarà.
La storia, che si snoda fra prosa, versi, musica e immagini, è diretta e interpretata da Enzo Attanasio e si avvale delle scenografie “visionarie” di Tonino Di Ronza. Notevole l’apporto canoro-musicale della cantante Romilda Bocchetti e del chitarrista Giovanni Guarrera.
In scena al “Teatro De Poche” di Napoli ( in via S. Tommasi, 15), al debutto domani, giovedì 8 marzo 2012 e fino a domenica 18 marzo (gli spettacoli andranno in scena dal giovedì alla domenica).
La compagnia di Enzo Attanasio sarà poi in scena a Roma, poi ancora in Campania e in Puglia.
Donata Porta.