Il 13 marzo approda a Napoli al Teatro Bellini lo spettacolo “Cercando Picasso” di Antonio Calenda, dopo aver calcato i palcoscenici del Teatro Quirino di Roma , e del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, riscuotendo notevoli consensi da parte del pubblico. Lo spettacolo ripropone il grande pittore nella inusuale veste di scrittore, mettendo in scena un testo teatrale da lui composto negli anni ‘40 “ Le desir attrapè par la queue”, (il desiderio preso per la coda), che racconta in modo originale incontri di intellettuali tra cui Albert Camus, Dora Maar, Simone De Beauvoir, Jean Paul Sartre e lo stesso Pablo Picasso nei salotti parigini. È il 1941, i nazisti assediano Parigi, e i personaggi si rifugiano nel mondo dorato dell’arte. Il testo venne interpretato con duplice significato : il peso dei mali che l’uomo è costretto a sopportare a causa della guerra che sfocia nella fantasiosa evasione, ma anche il parallelismo della visionarietà e la discontinuità del testo con la frammentazione della figura umana realizzata nel cubismo.
Lo stile è originale, vivace, dissacrante, la storia è animata dai personaggi del mondo interiore di Picasso come il Piede Grosso, l’Angoscia Grassa, la Cipolla, il Silenzio e la Torta. Intrecci tra cubismo e surrealismo, Picasso mantiene nei suoi testi teatrali la stessa genialità che lo ha portato a cambiare il concetto di arte del Novecento.
«Vivremo 'Le désir attrapé par la queue' – spiega il regista – come un excursus nel suo immaginario. Questa necessità di evitare causalità e concretezza, di muoverci nell’impalpabile della fantasia, dell’immaginazione di questo grande artista ci ha spinto verso una scelta espressiva inusuale: quella di intrecciare nello spettacolo all’evocazione della pittura di Picasso, il linguaggio coreografico di Martha Graham.
La maestria della recitazione di Giorgio Albertazzi è soavemente accompagnata delle 9 ballerine della Martha Graham Dance Company, che per certi versi ricordano i celebri nudi di Les Demoiselles d'Avignon. Le coreografie di danza, alcune delle quali create dalla stessa Graham, riempiono e colorano il palcoscenico caratterizzando la complessità del grande artista: compresenza di danza, musica e pittura riassumono fedelmente l’ecletticità di Picasso caposcuola di tutte le avanguardie novecentesche.
Ylenia Marigliano