Siamo certi che tutti coloro i quali rabbrividiscono al cospetto di un film horror, conoscono bene il nome di uno dei mostri più famosi del cinema giapponese: Godzilla, creatura giurassica, mutata geneticamente per le radiazioni nucleari e da sempre nemica dell’umanità.

Nella pellicola che in questo articolo argomentiamo, l’esistenza del mostro non si palesa immediatamente: tutte le nazioni e le potenze dell’esercito, dopo aver scovato negli abissi dell’Oceano Pacifico tracce della sua esistenza, si riuniscono in segreto e danno vita all’associazione M.O.N.A.R.C.H., con il chiaro obiettivo di annientarlo.

In maniera molto scaltra, fingendo di effettuare alcune esercitazioni, scagliano potenti razzi atomici nel tentativo di eliminare la minaccia ed al contempo, ne insabbiano le tracce per evitare che possa diffondersi il panico. La svolta arriva nel 1999, anno in cui viene ritrovato un fossile di età preistorica, che fa emergere alla luce altre due creature terribili, definite con l’acronimo M.U.T.O., sigla inglese che definisce organismi terrestri di natura sconosciuta.

Molti gli studiosi che si occupano della vicenda e grande importanza viene rivolta al personaggio di Joe Brod che, dopo aver perso la moglie in un incidente originato dai mostri (che erroneamente i mass media avevano ritenuto fosse un sisma), fa partire un’insistente ricerca al fine di rivelare al mondo tutta la verità. Chi sarà questa volta a salvare la terra? E come affronteranno il pericolo i suoi abitanti?

Siamo alle soglie di uno scontro titanico dove Godzilla non rappresenta l’unico pericolo, perche’ al suo fianco agiscono altri due esseri tremendi che desiderano disintegrare la terra. Il racconto scorre velocemente e riesce a tenere sempre alta l’attenzione degli spettatori. Emergono concetti quali il timore, lo sconcerto e gli stratagemmi adoperati per insabbiare talune vicende.

Nonostante le dimensioni, il vero protagonista avrebbe meritato maggiore spazio e visibilità. Godzilla appare diverso rispetto a come si è abituati ad immaginarlo. Non è il consueto lucertolone gigante e spietato, privo di controllo e senza ragione, ma al contrario la sua razionalità lo induce ad affrontare i due avversari preistorici che, come lui, stanno danneggiando l’intero pianeta.

In questo contesto è interessante rilevare anche il messaggio che in maniera “soft” ma evidente viene presentato dalla pellicola: il rapporto tra l’uomo e la natura, un messaggio complesso che genera quanto meno un’attenta riflessione sulle conseguenze delle azioni umane e sull’impossibilità di governare il potere incommensurabile della natura.

Ilaria Licenziato