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18/09/2014
Napoli: Dal sogno Champions al trionfo in Europa League, si può. Lo dice la Storia.
Prestigio, ranking UEFA e, non ultimo, il peso economico dei premi per la partecipazione. Tre inattaccabili ragioni, tre argomenti che non ammettono repliche, quando si parla di differenze tra qualificarsi ai gironi di Champions piuttosto che a quelli di Europa League.
Eppure, l’opportunità di crescere in prestigio e storia arrivando fino in fondo (e magari trionfando) in Europa League non è davvero cosa da poco, per qualunque Club europeo. In tal senso, parla chiaro l’Albo d’Oro della manifestazione: tutte le grandi squadre, tutte le più blasonate, hanno inanellato più titoli UEFA.
E poi –ça va sans dire- alzare al cielo una Coppa europea rappresenta sempre un momento altissimo nella vita e nella carriera di un calciatore o di un allenatore, così come un vanto per la storia di ogni sodalizio calcistico, anche se quella coppa non ha le famigerate “grandi orecchie”.
Lo sa bene Rafa Benitez, che di UEFA Europa League ne ha vinte due, finora. La prima, storica, nella sua Spagna, alla guida di un Valencia che dominò la Liga (era la stagione 2003-2004) e la seconda con il Chelsea, solo due anni fa, portando i Blues a conquistare la prima “Coppa UEFA” del loro palmarès, nella trionfale Finale di Amsterdam contro il Benfica, il 15 Maggio 2013, finita con il decisivo gol di Ivanovic, arrivato addirittura al minuto 93, a suggellare il finale 2-1.
In particolare, questo suo secondo successo giunse dopo che il Chelsea fu “retrocesso” in Europa League, in quanto arrivato terzo nel suo girone di Champions. Da quel momento, evidentemente, il Mister fu in grado di caricare a dovere la squadra, motivandola nuovamente in vista dell’obiettivo da perseguire e ponendo nel mirino dell’undici londinese quella Coppa Uefa che –sebbene meno prestigiosa della Champions League- avrebbe rappresentato il massimo obiettivo cui tendere in stagione. E quell’obiettivo, con l’aiuto di tutti, fu raggiunto.
Il Chelsea eliminò così, in ordine sparso, squadre come lo Sparta Praga (si noti la curiosa coincidenza…), lo Steaua Bucarest, il Rubin Kazan e il Basilea, fino a “matare” in Finale il già citato Benfica.
Stasera, come ben si sa, il Napoli debutta nel Girone I di Europa League. E alla guida degli Azzurri c’è Mister Benitez. Sia dunque di buon auspicio il sillogismo che se ne ricava. Lo chiede a gran voce la piazza e lo suggerirebbe, invero, anche il buon senso: si parta col piede giusto in questa competizione. Essa può rappresentare un’opportunità di crescita di tutto prestigio, e potrà essere fonte di nuovi entusiasmi, di nuove gioie, di rinnovata energia.
Carmine Ciniglia