Vincere per stupire ancora, un altro successo per correre anche in Europa: è obbligatorio per il Napoli, dopo la sconfitta rimediata a Berna in casa dei gialloneri elvetici, soprattutto soprattutto in ottica girone, per traguardare una serena qualificazione come i primi della classe perché il Napoli non può rinunciare all'Europa League, potendo, a nostro avviso, giocarsi le sue carte fino in fondo.

E' una questione di prestigio ma anche un pretesto più che valido per riportare un trofeo internazionale che manca dalla bacheca azzurra da quasi 25 anni. Ma erano altri tempi. Altre storie. Altro calcio.

Oggi il Napoli rappresenta una magnifica realtà di un calcio italiano e la recente vittoria contro la Roma ha dimostrato che gli azzurri sono una squadra dalle mille risorse ed in possesso di un potenziale importante, unico, se espresso nella sua interezza. Capacità cristalline, appunto, che hanno permesso a due giocatori-chiave della squadra partenopea di emergere in questo periodo e di esprimere tutto il loro delizioso talento: si tratta ovviamente di Koulibaly e del “campione di casa” Lorenzo Insigne.

Ruoli e competenze diverse, ma analoga rilevanza. I “campioncini” della squadra di Benitez stanno convincendo sempre di più: il francese ex Genk, pur essendo stato annunciato alla fine dello scorso campionato, si è dovuto adattare in brevissimo tempo ad un modo di giocare molto diverso da quello del campionato belga mentre l'esterno offensivo di Frattamaggiore è finalmente ritornato a splendere e incantare i propri tifosi.

Lo statuario 23enne transalpino è stato da subito considerato titolare inamovibile da parte di mister Benitez che lo ha lanciato subito al fianco di Albol. Il mister è stato finora ripagato dalle prestazioni del difensore, ricche sia in termini tecnici che di personalità e carattere. Il nuovo acquisto sta migliorando anche nella “lettura” del match, riuscendo a dosare le sue straordinarie capacità atletiche, talvolta utilizzate in maniera troppo irruenta. 14 presenze tra coppa e campionato ed un gol realizzato contro il Palermo di testa con un poderoso balzo, la dicono tutta su quanto di buono Koulibaly sta facendo.

Stesso discorso per Lorenzo Insigne, bravo e caparbio nel riuscire a superare un momento difficile a suon di prestazioni. Un misto di tecnica e sacrificio, con il fondamentale lavoro in copertura che comunque non gli impedisce di avvicinarsi alla porta avversaria, anche in veste di ottimo uomo assist.

Per quanto attiene alla gara con lo Young Boys, è evidente che Benitez ricorrerà nuovamente ad un robusto turn over, atteso che domenica il Napoli sarà impegnato nel difficile match di Firenze, contro i viola di Montella. Potrebbe quindi esserci spazio per chi finora ha giocato di meno. Henrique, Mesto, de Guzman e Duvan si candidano per una maglia da titolare. Ieri Hamsik non si è allenato per la febbre e quindi deve essere considerato almeno in dubbio. Michu ha svolto lavoro differenziato e Zuniga è ancora out. Oggi, come da protocollo Uefa si svolgeranno le conferenze stampa dei due allenatori e di due calciatori ma sarà difficile, per non dire impossibile, cercare di scoprire gli undici che andranno in campo, almeno per quanto riguarda gli azzurri.

Alessandro Alberto Di Porzio