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28/11/2014
Sparta Praga – Napoli 0-0. Pareggio sofferto ma gli azzurri ottengono la qualificazione
Missione compiuta. Il Napoli ha ottenuto l'aritmetica qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League grazie al pareggio conquistato allo Stadion Letna' di Praga contro gli ostici granata dello Sparta: per gli azzurri si tratta del secondo pareggio consecutivo, dopo quello casalingo contro il Cagliari, che non interrompe la striscia positiva di 7 risultati utili consecutivi, tra campionato e coppa, cominciata proprio in Europa League dal 3-0 rifilato allo Young Boys.
Tuttavia, la prestazione degli uomini di Benitez è stata al di sotto delle aspettative e questo risultato non ha permesso ancora al Napoli di traguardare l'obiettivo del primo posto che pero' potrà essere raggiunto superando nella prossima gara il fanalino di coda Slovan Bratislava.
Mister Benitez ha spiazzato tutti con una scelta tecnico-tattica che nessuno aveva previsto alla vigilia del match, proponendo una variazione inedita all'interno del suo 4-2-3-1 dettata probabilmente dallo stato di emergenza che sta vivendo la squadra in termini di infortuni: lo spagnolo ha schierato in mediana la coppia David Lopez-Gargano e contemporaneamente ha “spostato” Jorginho sulla linea dei trequartisti, alle spalle di Higuain, scalando Hamsik nell'inedita posizione di esterno alto a sinistra (la posizione in campo tipica di Insigne e Mertens).
Questa si è rivelata essere una mossa che non ha prodotto enormi benefici al suo scacchiere vista la mancata propensione del centrocampista slovacco ad andare in appoggio sugli esterni ed i troppi errori in fase di impostazione da parte dell'italo-brasiliano che hanno frammentato sin troppo la manovra offensiva partenopea. La scelta del tecnico azzurro, di conseguenza, si è ripercossa anche sulla disposizione generale dei suoi uomini in quanto le maglie della linea mediana e della trequarti talvolta sono sembrate troppo sfilacciate: ciò ha permesso ai centrocampisti dello Sparta di potersi inserire e sviluppare a loro volta il gioco sugli esterni, soprattutto sulle cosiddette mezzali. Non a caso, le occasioni più importanti, le due traverse colpite dai cechi, sono arrivate proprio dai piedi dei due interni di centrocampo Husbauer e l'instancabile Matejvosky.
Ma se per una volta l'attacco non è stato all'altezza della sua fama, la difesa ha risposto alla grande facendo dimenticare la gara altalenante dell'ultimo turno di campionato pur andando troppe volte in sofferenza: il turno di riposo concesso ad Albiol ha prodotto i risultati sperati dal momento che il difensore ex Real Madrid e Valencia ha disputato un match egregio salvando il risultato in più occasioni e sopperendo agli svarioni di un insicuro Rafael, mentre Koulibaly è parso nuovamente sicuro e più concentrato.
Il portiere brasiliano merita però un discorso approfondito: monumentale all'inizio del primo tempo e nella ripresa sulla deviazione di Mesto, ma troppo sufficiente nelle uscite e nella comunicazione con i compagni di reparto. Sono una serie di costanti errori che non giovano affatto al rendimento della difesa e all'affiatamento con i “colleghi” di reparto.
Tuttavia, la prestazione ha fatto emergere la personalità e la solidità della squadra nel momento in cui è stato necessario soffrire per difendere un risultato importantissimo per il proseguio della stagione degli azzurri. Infatti, la musica è cambiata quando Benitez ha inserito Ghoulam per Jorginho e cambiando lo schema di gioco, passando dal 4-2-3-1 ad un prudente 4-4-2 che ha permesso al Napoli di poter essere più accorto nella zona centrale del campo.
Nel finale di ripresa, appunto, sono state numerose le occasioni non capitalizzate dai partenopei soprattutto con Hamsik e con Duvan, subentrato proprio nel secondo tempo ad Higuain.
Pertanto, questo rappresenta un punto d'oro alla luce di quanto visto in campo e delle condizioni climatiche e di un terreno di gioco che non hanno certo favorito il modo di giocare degli azzurri che , seppur tra alti e bassi ed un ampio turnover, hanno saputo tenere testa ad una squadra che fino ad ora non ha mai perso tra le mura casalinghe.
Il prossimo avversario dei partenopei sarà quella che a tutti gli effetti è stata finora la sorpresa del campionato: la Sampdoria targata Ferrero e Mihajlovic, disposta a tutto pur di non concedere niente nella roccaforte del Luigi Ferraris.
Alessandro Alberto Di Porzio