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Film: 'Si accettano miracoli'.

22/01/2015

Film: 'Si accettano miracoli'.

Spesso le sfide che la vita ci riserva mettono a dura prova il nostro carattere e la nostra pazienza e talvolta, per risollevare le nostre sorti, abbiamo necessità di una spinta, di un aiuto o perfino di un miracolo. E’ questo il “leit motiv” al quale si ispira  il nuovo film di Alessandro Siani, che torna alla regia con “Si accettano miracoli”, girato tra Napoli e la Costiera Amalfitana. Entriamo nei dettagli della trama. 

Il famoso attore napoletano interpreta il ruolo di Fulvio Canfora, vicedirettore in un’azienda sull’orlo del collasso, che, pur di far quadrare i conti, licenzia i suoi dipendenti senza tanti giri di parole. Ma quando è lui a trovarsi nella medesima situazione, reagisce in maniera violenta, aggredendo il direttore. Inevitabile, per il nostro protagonista, trascorrere qualche giorno in prigione.

Uscito dopo un breve periodo, viene affidato al fratello Germano, parroco in un paesino denominato Rocca di Sotto, costretto ogni giorno ad impegnarsi freneticamente perche’ a causa dei pochi visitatori e delle scarse offerte, la parrocchia versa in cattive acque e sembra irrimediabilmente destinata alla chiusura.

Fulvio si sente pervaso da un grande senso di disagio, avendo già affrontato il licenziamento ed il fallimento della sua azienda e non vuole che anche il fratello, da sempre generoso e altruista, subisca questa grave sconfitta.

Decide allora di “inventarsi” un miracolo, facendo lacrimare la statua di San Tommaso d’Aquino. L’effetto che ne deriva è devastante, perche’ in men che non si dica la voce del miracolo si diffonde ed un gran numero di turisti e fedeli sopraggiunge alla chiesa per constatare con i propri occhi quanto accaduto.

La chiesa di Germano, grazie alle offerte, si risolleva dai debiti e gli abitanti decidono di organizzare una sfarzosa festa in onore del Santo protettore. Tuttavia gli occhi dell’invidia non sono mai troppo lontani e gli abitanti del paese limitrofo, venuti a conoscenza dell’inganno, meditano una vendetta per smascherare gli impostori. Quale sarà la sorte dei nostri amici?

Fulvio e Germano, inoltre, hanno una sorella, Adele, la quale ha sposato un marito freddo e distaccato e aspetta un bambino da un altro uomo. E così, i tre fratelli dovranno unire le forze per fare fronte alle difficoltà, riscoprendo insieme il valore più profondo della parola “famiglia”. Nelle scene conclusive, il Vaticano invierà i suoi ispettori ad ufficializzare il miracolo, in quanto la notizia è giunta fino a Roma. La statua è caricata in auto per i dovuti accertamenti, mentre alcuni bambini, straordinari protagonisti della pellicola con la loro verve e simpatia, portano via la fialetta contenente le lacrime finte.

A questo punto accade il vero miracolo: l’automobile del Vaticano slitta per un guasto e la statua cade in mare senza ferire nessuno. La faccenda del miracolo cadrà ben presto nel dimenticatoio e Fulvio e Germano saranno al sicuro da eventuali accuse.

Come vedete, cari amici, i miracoli ogni tanto accadono ma non sempre siamo in grado di coglierne il loro significato: grazie all’espediente delle lacrime, i tre protagonisti finiranno per ritrovarsi dopo un periodo di lontananza, accantonando i precedenti rancori. Anche noi, perciò smettiamo di piangere troppo sulle nostre sventure e solleviamo lo sguardo per cercare il nostro miracolo. Vi diamo appuntamento alla prossima recensione.

Ilaria Licenziato 
 

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