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La Pastiera, tra mito e bontà..

03/04/2012

La Pastiera, tra mito e bontà..

Narra la leggenda che la sirena Partenope vivesse nel golfo tra Posillipo e il Vesuvio. Ogni primavera la bellissima sirena emergeva dalle acque per salutare le genti che lo popolavano, rallegrandole con canti di gioia e amore. Una volta la sua voce fu talmente armoniosa che gli abitanti, estasiati da tale dolcezza, decisero di ringraziarla. Furono scelte sette tra le più belle fanciulle dei villaggi e incaricate di consegnare alla sirena i doni più preziosi che avessero: farina, ricchezza della campagna; ricotta, omaggio di pastori e pecorelle; uova, simbolo della vita che si rinnova; grano tenero bollito nel latte, come prova dei due regni della natura; acqua di fiori d'arancio, perchè anche i profumi della terra le rendessero omaggio; spezie, rappresentanza dei popoli più lontani e zucchero, per la dolcezza del suo canto. Partenope, felice per i doni ricevuti, depose le offerte ai piedi degli dei. Rapiti anch'essi dal soavissimo canto della sirena, mescolarono con arti divine tutti gli ingredienti trasformandoli in quella che noi conosciamo con il nome di Pastiera.
Ed ccco a voi la ricetta: (per una teglia da 30cm)
Per la pasta frolla:
250gr di farina
125gr di zucchero
125gr di burro
2 tuorli d'uovo
scorza grattugiata di un limone
sale q.b.
Mettete la farina, setacciata con il sale, a fontana sul piano di lavoro. Ponete nel mezzo i tuorli d'uovo, lo zucchero, il burro a pezzetti (precedentemente lavorato con le mani per ammorbidirlo).
Impastate il composto servendovi di un coltello e lavorandola il meno possibile con le mani affinchè diventi friabile. Se è necessario aggiungete un cucchiaio d'acqua tiepida. Quando la farina sarà assorbita lasciate riposare la pasta per mezz'ora in frigorifero avvolta nella pellicola trasparente.
Questa ricetta prevede la cottura di quest'ultimo. Chi non avesse tempo o voglia può tranquillamente usare il grano precotto. Chi, invece, desidera cimentarsi nella sua cottura potrà effettuare le seguenti operazioni:
ingredienti e preparazione:
200gr di grano
3 ½ dl di latte
buccia di mezza arancia
1 cucchiaino di zucchero
1 bustina di vaniglia
olio q.b.
Il giorno precedente alla preparazione della pastiera fate cuocere nel latte: grano, buccia d'arancia, olio, zucchero e vaniglia a fuoco basso per almeno quattro ore, finchè il tutto non diventi denso e cremoso.
Per il ripieno:
500gr di ricotta
250gr di zucchero
200gr di frutta candita
500gr di grano
100gr di acqua di fiori d'arancio
6 uova
cannella
vaniglia
Passate la ricotta al setaccio facendola cadere in una terrina capiente. Aggiungete lo zucchero e con un mestolo lavorate per 6-7minuti. Incorporate i rossi d'uovo uno alla volta, il grano, l'acqua di fiori d'arancio, la cannella, la frutta candita tagliata a pezzetti e per finire gli albumi montati a neve.
Stendete  su un foglio di carta oleata i 2/3 della pasta frolla, con questa foderate una teglia in precedenza unta e versatevi il ripieno che risulterà molle. Fate delle strisce con la pasta frolla rimanente e adagiatele in modo che si incrocino, andando da un bordo all'altro della teglia e passando sul ripieno. Questa è una fase delicata e percio' l'attenzione deve essere massima.  Cuocete a forno dolce  per circa un'ora e in ogni caso fino a che il ripieno non si sia presenti asciugato e rassodato e che la pasta frolla non si è imbiondita. Questo dolce  puo' essere gustato anche qualche giorno dopo la preparazione in modo che si “assesti”, quindi non sbagliate i calcoli se non volete lasciare gli ospiti a bocca asciutta!

Anita Ricca

 

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