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Napoli – Dinamo Mosca, Mertens inventa e Higuain realizza: primo round agli azzurri.

13/03/2015

Napoli – Dinamo Mosca, Mertens inventa e Higuain realizza: primo round agli azzurri.

Al San Paolo il match termina 3 - 1 per i partenopei. Tripletta del Pipita.

Irrefrenabile, ingordo, devestante, Pipita. Il Napoli si risveglia dal torpore degli ultimi giorni e abbatte con un roboante 3-1 i russi della Dinamo Mosca, che hanno impensierito i padroni di casa soltanto all'inizio del primo tempo grazie al tiro di Zhirkov e al colpo di testa di Kuranyi – isolato e libero di inzuccare - il gol del vantaggio moscovita.

Al contrario, i partenopei hanno poi dominato in lungo e in largo per tutto il resto della partita, conquistando metri e fiducia con il trascorrere dei minuti fino a portare a compimento la tanto sperata rimonta. Ottimo il possesso palla e sapiente la ricerca delle migliori spaziature: Mertens indemoniato, Higuain inarrestabile.

Ma è stata soprattutto una prova di carattere da parte di tutto l'undici titolare, il quale ha saputo rispondere alla grande al black out dei primi 60 secondi quando gli uomini di Cherchesov sono partiti in quinta. Gli azzurri sono venuti fuori conseguentemente, come già premesso, nel nome della filosofia calcistica del proprio allenatore e, “sin prisa, sin pausa”, hanno poi palesato il grande divario tecnico presente tra le due compagini.

E' stato, infatti, un monologo “jeansato” a partire dal 25esimo minuto di gioco in poi quando, al primo vero affondo sull'out di sinistra – uno tra i tanti -, Ghoulam ha pennellato un perfetto cross a rientrare per la testa di Higuain, il quale ha spedito in rete la palla del pareggio con una perfetta torsione. Questo è stato solo il primo squillo della gara perfetta del bomber argentino, che ha messo in mostra tutto il suo repertorio. L'ex Real Madrid ha avuto il merito di saper leggere alla grande ogni momento della partita ed è stato in grado di giocare con eguali esiti e da centravanti puro nella prima frazione del match a spazi ristretti e da punta di movimento nella ripresa, dove le maglie della difesa avversaria si sono allargate in modo da favorire le sue abilità di palleggiatore e di regista offensivo.

Tutto ciò non ha inciso sulla sua implacabile vena realizzativa: alla fine sono stati 3 i gol messi a segno (rigore al 31'; girata di sinistro al 55') e il Pipita si è letteralmente portato il pallone a casa. Leader e migliore dei suoi ancora una volta.

L'altro protagonista assoluto della serata è stato il folletto belga Dries Mertens: autentico incubo della retroguardia della Dinamo sul versante sinistro. E' lui che si è guadagnato il penalty ed è sempre lui che ha reso praticamente inerme Kozlov ogni volta che l'ex Psv si è presentato nell'uno contro uno. In questa gara è mancato soltanto il gol, ma sono ritornati estro, fantasia e continuità. I suoi migliori colpi che non si vedevano da tempo e che sono riapparsi al posto giusto e nel momento giusto, ad hoc per renderlo l'attuale uomo in più dell'attacco napoletano insieme a Manolo Gabbiadini. Sul lato opposto,

invece, Callejon ha giocato un'altra gara più che sufficiente in termini di sacrificio e duttilità tattica, ma oltremodo mediocre in fase di realizzazione. E' pur vero che i palloni giocabili non sono stati numerosi, ma l'errore di testa da posizione ravvicinata sul cross millimetrico di Higuain è stato gigantesco. Era un gol che poteva valere la definitiva tranquillità in ottica qualificazione e che in Europa devono essere siglati.

Sufficiente anche la prova dell'olandese de Guzman, il quale non è stato autore di gesta memorabili all'interno di questa contesa ma conferito equilibrio al terzetto offensivo in entrambe le fasi. Meglio di lui, il subentrato Marek Hamsik: lo slovacco ha giocato numerosi palloni dal momento in cui è sceso in campo fino al triplice fischio ed ha confermato il momento di freschezza di idee e di gamba. Infine, non può essere tralasciata la convincente prestazione di solidità degli uomini in mediana. Gokhan Inler ha confermato il suo stato di grazia e di essere un valore aggiunto quando gioca in questo modo: ammirevole il vigore dei suoi contrasti e la velocità di in fase di costruzione della manovra.

Prova di personalità, la sua e del resto di una squadra che domenica alle ore 18.00 dovrà vedersela contro l'arcigno Hellas Verona al Bentegodi e che fra 7 giorni sarà chiamato a ripetersi ancora una volta contro la Dinamo nella capitale russa per vincere la battaglia dopo aver conquistato a suon di gol la prima ripresa. 

Alessandro Alberto Di Porzio

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