Il conto alla rovescia è terminato. La favola di Cenerentola torna finalmente nelle sale in una nuova versione cinematografica, raccontando ancora una volta le sorti della giovane fanciulla, sposata con il principe e sfuggita alle sorellastre. Il "corpo" della vicenda è analogo a quello già noto ma molto originale è l’ambientazione e la cornice del racconto.

La piccola Ella cresce in una fattoria, circondata dall'amore della madre, nell'attesa che il padre, sempre lontano per affari, faccia rientro. La vita scorre tranquilla: la giovane aiuta sua madre nelle faccende domestiche e si occupa degli animali e del raccolto, diventando, in breve tempo "gentile e coraggiosa” in ogni circostanza. Mi raccomando, tenete a mente quest’ultimo punto, perché dopo ci ritorneremo, ma adesso proseguiamo con la storia. Dove eravamo rimasti? Ah, ecco: purtroppo un giorno la madre della fanciulla si ammala ed il padre, affranto per il dolore, decide di risposarsi con una “femme fatale”, la quale, anch’ella vedova, è accompagnata da due figlie.

Nel corso dello svolgimento del film, si assiste ad un'evoluzione della figura della matrigna: in un primo momento si dimostra una donna desiderosa di compiacere il marito e accondiscendente verso i capricci delle figlie, ma in seguito, la sua vera natura emergerà e la nostra protagonista sarà ridotta in condizione di schiavitù.

Più semplici, invece sono le due sorellastre, Anastasia e Genoveffa, incapaci di ogni arte ed attratte dalla ricchezza per comprendere il valore intrinseco delle cose. È così dopo essere stata nuovamente ferita dalla loro cattiveria, Ella fugge nel bosco in sella al suo cavallo, e proprio qui farà un incontro che le cambierà la vita: nel tentativo di salvare un alce, conoscerà Kit, il figlio del re, il quale però all’inizio si presenta come un apprendista.

È la prima volta che la fanciulla rivolge la parola ad un uomo ma resta abbagliata dai suoi modi gentili, che le fanno ritrovare il sorriso. Durante il ballo di corte, grazie alla complicità della Fata madrina, la giovane avrà l’opportunità di realizzare il suo sogno, parlare ancora con il giovane.
Ma allo scoccare della mezzanotte purtroppo è costretta ad andare via frettolosamente, dimenticando una scarpetta di cristallo. Siamo certi che tutti voi, amici, siate a conoscenza della trama ma, in questa sede, ci preme riflettere sul significato della pellicola.

La favola di Cenerentola infatti é la più nota di tutti i tempi, ma i suoi valori sembrano essere di portata universale: la protagonista infatti, si ripromette ogni giorno di essere gentile ma allo stesso tempo di avere coraggio per inseguire i propri sogni, e in questo modo supera le avversità realizzando il proprio lieto fine. Il film dunque ricorda anche a noi adulti il messaggio di Ella, che talvolta viene dimenticato, proprio come un libro di vecchie fiabe riposto in un cassetto, sommerso di polvere. Perciò raccontate ancora una volta ai vostri bambini e a voi stessi questa storia, e non dimenticate mai di credere nella bellezza dei vostri sogni. Vi aspettiamo per la prossima recensione. Nel frattempo, buona visione.

Ilaria Licenziato