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21/04/2015
Napoli – Wolfsburg: contro i tedeschi servirà una squadra cinica e concentrata.
DOPO LA VITTORIA DI CAGLIARI, IL NAPOLI E’ ATTESO ALLA PROVA DEL FUOCO, CONTRO UN AVVERSARIO AFFAMATO DI RIVINCITA.
Non c’è che dire, la vittoria in extremis del Verona sul campo della Fiorentina è la ciliegina che il Monday night match ha posto sulla torta del “weekend perfetto” del Napoli, in ottica di rincorsa al terzo posto in classifica. Punti recuperati su tutte le dirette concorrenti. Quelle che ancora precedono gli azzurri di cinque punti e quelle che sono tornate a inseguire, e che solo due settimane fa, sorpassandoli, avevano relegato la squadra di Benitez al sesto posto.
Vittoria autoritaria e netta -si è scritto- quella del Napoli al Sant’Elia di Cagliari, che mai ha perso il pallino del gioco, e che non è parso sazio di gol nemmeno a risultato ampiamente acquisito. La verve agonistica e la lucidità tecnica, ritrovate all’unisono da tre degli uomini più rappresentativi della squadra (Hamsik, Insigne e Callejon), hanno fatto indubbiamente la differenza in campo, assieme alla compattezza tra i reparti, mantenuta costante per ottantacinque minuti su novanta.
Quella che dev’essere ancora dimostrata dagli azzurri in campo, a questo punto, è la capacità di mantenere alta la concentrazione, nelle restanti partite di campionato e –se possibile- ancor di più contro il Wolfsburg, nella gara di giovedì sera. In palio c’è l’accesso a una prestigiosa semifinale di Europa League, ed è ovvio attendersi che i tedeschi arrivino a Napoli per giocarsi alla morte tutte le residue chanses di riacciuffarla.
Il pressing alto che il Napoli sta sciorinando nelle sue ultime uscite, proprio quello attraverso cui è riuscito a sorprendere i verdi di Wolfsburg in casa loro, dovrà essere assolutamente bilanciato dalla massima concentrazione sulla mediana e da una fase difensiva precisa e senza sbavature, per staccare l’importante pass ed entrare tra le prime quattro di quest’edizione del torneo. I tre gol di scarto con cui gli azzurri sono tornati dalla Germania, assieme al vantaggio non trascurabile di averne segnati quattro in trasferta, rappresentano sicuramente un’invidiabile posizione di favore, in ottica qualificazione, ma guai a sentirla come già acquisita. Sarà indispensabile, perciò, aggredire all’origine la costruzione di gioco degli avversari.
Se quello cominciato domenica 12 aprile (proprio al San Paolo, contro la Fiorentina) è un virtuoso fil rouge di successi, non ci è dato saperlo. Ma se lo fosse, nulla sarebbe ancora precluso agli azzurri, sia in Campionato che in Europa League. A patto, però, che in campo scenda sempre il Napoli determinato e concentrato che abbiamo visto nelle ultime tre gare.
Carmine Ciniglia