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22/04/2015
Napoli – Wolfsburg: la semifinale è ad un passo ma l'attenzione dovrà essere massima.
Approdo in Germania a Wolfsburg a circa 230 km ad ovest di Berlino, uno sguardo alla Volkswagen-Arena, il tempo di ambientarsi e di conoscere l'avversario per poi rifilare una goleada sonora in una delle partite migliori della stagione del Napoli. La sorpresa e la meraviglia tra tifosi ed appassionati, forse la qualificazione è ipotecata e il traguardo delle semifinali è storico quanto mai percettibile.
Però è solo l'andata dei quarti e vi è uno scoglio profondo 90' da dover scalare per poter andare avanti. I biancoverdi sono avversari tutt'altro che malleabili e questo è risaputo; nell'impegno casalingo, è stato sbagliato completamente l'approccio dal punto di vista mentale e tecnico. E' l'ora di recuperare il recuperabile – per i teutonici - e di risollevare una sorte forse già scritta.
Benitez lo sa e non sottovaluterà la 2a forza della Bundesliga, in scia dell'inarrivabile Bayern Monaco ininterrottamente dalla 10a giornata di campionato. I “Lupi” infatti hanno totalizzato più di una (lunga) striscia positiva: la 1a di 6 vittorie consecutive nella prima parte di campionato; la 2a di altrettanti 11 risultati utili e la 3a ed ultima caratterizzata da 5 impegni di seguito affrontati senza incappare in alcuna sconfitta.
Proprio quest'ultima, è una parola alquanto sconosciuta all'interno del vocabolario dell'attuale stagione dei tedeschi, che hanno perso solo 4 volte nella massima competizione nazionale e sempre in trasferta. In Europa League, il filone è stato lo stesso: l'unico team a violare il fortino biancoverde insieme al Napoli è stato l'Everton (2-0). A dimostrazione del fatto che giocare tra le mura amiche del Wolfsburg è tutt'altro che semplice.
Tuttavia, si è opposto con efficacia e concentrazione lo Shalke nell'ultimo turno di Bundesliga, passato in vantaggio per primo con Sane e raggiunto sul definitivo 1-1 dal belga De Bruyne al 78esimo. Il trequartista 23enne è forse il calciatore di maggior talento della rose teutonica, nonché la personalità che più di tutti è venuta meno nel match di andata dei quarti coppa e che mancherà anche al San Paolo per infortunio, cosi come Schurrle.
Ma ci sono altri giocatori importanti sui quali gli azzurri dovranno essere attentissimi. Uno di questi è Dost, l'attaccante olandese fin qui autore di 13 reti in 17 presenze in grado di essere sia un'ottima sponda di riferimento nel 4-2-3-1 di Hecking che una punta di movimento negli ultimi 15-20 metri. Per non parlare di Caligiuri (22 apparizioni e 6 reti), Perisic, Arnold e Bendtner capaci di garantire duttilità, versatilità ed ampie alternative tecnico-tattiche.
Per cui, malgrado l'ampio risultato maturato nel primo impegno in terra tedesca, la qualificazione non è ancora certificata e gli azzurri dovranno scendere in campo con la stessa tenacia, abnegazione e concentrazione dell'ultima settimana che hanno portato a 3 splendidi trionfi. Perchè è pur vero che la crisi è passata, ma nessun obiettivo è stato ancora raggiunto ed un piccolo grande step verso la finale di Europa League di Varsavia passerà proprio dal match di giovedì sera sul suolo del San Paolo.
Alessandro Alberto Di Porzio