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 Napoli – Dnipro, missone-Varsavia: la semifinale di Europa League che è già storia.

07/05/2015

Napoli – Dnipro, missone-Varsavia: la semifinale di Europa League che è già storia.

Atto (semi)finale per il Napoli. Il primo di 180 minuti da vivere al limite, più che da giocare dando il massimo. L'asticella delle aspettative che si alza sempre di più ed un entusiasmo alle stelle che da può dare la giusta spinta e al contempo essere il limite ultimo alle ambizioni europee. Gli azzurri respirano già aria di storia per una finale di Europa League, che manca dalla vittoria del 1989 (all'epoca era Coppa Uefa) nel duplice scontro contro lo Stoccarda, ma sulla lunghissima strada di Varsavia c'è un altro insidioso avversario da battere: gli ucraini del Dnipro.

Un avversario, sulla carta, alla portata del Napoli che mai come ora però non deve essere assolutamente sottovalutato. Gli ucraini, infatti, sono infatti l'attuale seconda forza della Prem'er Liha a quota 50, distando 6 lunghezze dalla capolista Dinamo Kiev. Provengono da ben 11 risultati utili consecutivi, suddivisi in 7 vittorie e 4 pareggi, che li hanno spinti per l'appunto alla seconda posizione del campionato a discapito dello Shaktar Donetsk. Abbiamo già avuto modo di evidenziare di recente i pregi ed i difetti del team allenato da Myron Marcovych, che fa del 4-2-3-1 il suo modulo più utilizzato e di Konoplyanka e Kalinic i terminali d'attacco più importanti e temibili. Il fantasista si è distinto per il suo estro e fantasia nonché per la capacità di saper giocare indifferentemente in ogni posizione della trequarti, mentre il centravanti croato si è messo in mostra per le sue qualità di finalizzatore: proprio nell'ultimo turno di campionato ha messo a segno una doppietta nel trionfo esterno per 3-0 contro il Cornomorets Odessa che va a quindi a completare un quadro dipinto da 21 presenze e 12 gol.

Dunque, qualità in attacco che va a sommarsi a quantità e sostanza in mediana, dove il 24 enne Shakhov – è lui l'autore del gol qualificazione ai quarti che ha eliminato il Bruges - permette di abbinare un sostanziale apporto in entrambe le fasi di gioco.

Equilibrio e funzionalità che sono stati ritrovati da Benitez e giocatori proprio nel vittorioso posticipo dell'ultima giornata di Serie A contro il Milan e che lasciano ben sperare proprio in vista della semifinale di Coppa. Squadra corta, copertura a centrocampo ed imprevedibili trame offensive hanno scalfito il muro rossonero per poi abbatterlo 3 volte grazie alle reti di Hamsik, Higuain e Gabbiadini ed alle sguscianti sortite di Insigne prima e Mertens dopo. Inoltre, bisogna sottolinare come Callejon abbia ritrovato smalto e condizione sia in fase di costruzione con i suoi inserimenti in profondità, sia con le sue diagonali in supporto della retroguardia.

Il successo contro la squadra di Inzaghi ha subito scacciato i grigiori che si erano accumulati a margine della goleada di Empoli e della prestazione opaca sfornata proprio al Castellani contro gli uomini di Sarri. La forma migliore è stata subito ritrovata e con essa il giusto approccio determinato e concentrato che ha favorito i toscani e fatto perdere numerosi punti in campionato ai partenopei per l'appunto contro le “piccole”.

In tal senso, siamo sicuri che sotto questo profilo saremo pronti a vedere il miglior Napoli di stagione in quella che è fino ad ora la partita dell'anno. E' solo la prima parte del penultimo passo da effettuare prima di arrivare alla meta finale: lo stadio Narodowy di Varsavia. Dove gloria e storia saranno una cosa sola.

Alessandro Alberto Di Porzio
 

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