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Pasquetta, in giro per Napoli..

07/04/2012

Pasquetta, in giro per Napoli..

Quest'anno ho deciso, Lunedì in Albis voglio fare la turista in una meravigliosa città che trasuda storia, cultura, arte: Napoli.
La città offre davvero l'imbarazzo della scelta per quanto riguarda chiese, musei e monumenti da visitare e si deve necessariamente redigere un itinerario. Decido per il centro storico e decido di iniziare il mio percorso da una piazza che i napoletani conoscono come "i Quattro Palazzi". Mi riferisco a Piazza Nicola Amore, il cui nome deriva dai quattro palazzi che la delimitano e che ne conferiscono l'aspetto circolare. Importante crocevia del centro storico, interseca il corso Umberto I con via Duomo. Dirigiamoci proprio lungo via Duomo, ed ecco che subito ci imbattiamo in qualcosa di interessante: il Museo Civico "Gaetano Filangieri", allestito nel quattrocentesco "Palazzo Cuomo". La raccolta del museo si deve appunto al principe Gaetano Filangieri ed offre una vasta gamma di opere dell'arte Napoletana (porcellane, vetri, armi, medaglie, busti, pastori presepiali del XVIII e XIX secolo). Non manca una fornita biblioteca che raccoglie manoscritti dal XIII al XIX secolo ed una pinacoteca con una notevole serie di dipinti del Seicento Napoletano, tra cui spiccano opere di Mattia Preti, Luca Giordano e Francesco Solimena.
Proseguendo la mia passeggiata appare ai miei occhi, sul lato est della strada, in una piazzetta contornata da portici, il Duomo di Santa Maria Assunta, luogo di culto per eccellenza dei napoletani. Questa cattedrale ospita il più antico battistero d'occidente -il battistero di San Giovanni in Fonte- e numerose cappelle, tra cui spicca quella del "tesoro di San Gennaro", che oltre a custodire le reliquie e il sangue del Santo è anche uno dei monumenti più importanti del barocco napoletano seicentesco. Uscendo dal Duomo un “salto” al Museo del Tesoro di San Gennaro, il cui ingresso è situato proprio accanto alla chiesa, è assolutamente doveroso. Pensate che, sulla scorta di approfonditi studi di esperti che hanno analizzato l'intera collezione, questo tesoro sarebbe addirittura più ricco di quello della corona d'Inghilterra. Non si può non ammirarlo!
A questo punto decido di tornare indietro e camminando sul lato ovest di via Duomo, svolto per via San Biagio dei Librai. Nel corso della passeggiata scorgo l'antico palazzo del Monte di Pietà, dove dal cortile interno si accede all'omonima cappella. Il palazzo venne costruito alla fine del 1500 con lo scopo di combattere l'usura ed elargire prestiti senza scopo di lucro.
Attraverso Piazzetta Nilo, chiamata così per la statua del dio Nilo che fu eretta dalla comunità alessandrina nella Napoli greco-romana di duemila anni fa.
E cosi, giungo a piazza San Domenico Maggiore, dove si trova la chiesa che da’ il nome alla piazza. Fu voluta da Carlo II d'Angiò e costruita inizialmente in stile gotico ma successivamente vari interventi di rifacimento ne hanno alterato la struttura originaria e ora lo stile che più la pervade è quello barocco.
Adiacente a questa piazza trovo la Cappella Sansevero (o chiesa di Santa Maria della Pietà) Tra i più importanti edifici di culto napoletani, conserva uno dei più grandi capolavori della scultura a livello mondiale, il "Cristo Velato", realizzato nel 1753 da Giuseppe Sanmartino.
Sempre proseguendo per via San Biagio dei Librai arrivo al complesso monastico di Santa Chiara, conosciuto anche come Monastero di Santa Chiara. Edificato anch'esso in stile gotico provenzale tra il 1310 e il 1340, venne ampiamente ristrutturato in stile barocco da Antonio Vaccaro. Annessi alla basilica ci sono i tre chiostri: quello delle Clarisse, quello dei Frati Minori e quello di Servizio. Il chiostro delle Clarisse è decorato da preziose maioliche che rappresentano scene campestri, paesaggi e scene mitologiche. Dopo una lunga, lunghissima passeggiata, giungo finalmente in piazza del Gesù Nuovo, simbolo del centro storico di Napoli. La piazza ruota attorno all'obelisco dell'Immacolata. Sul lato ovest insistono alcuni fabbricati nobiliari, in stile tardo barocco, come il palazzo Pandola e il palazzo Pignatelli di Monteleone. Di fronte invece troviamo la chiesa da cui la piazza prende il nome. Chiamata anche Trinità Maggiore, questa basilica custodisce al suo interno il corpo di san Giuseppe Moscati e le stanze private nelle quali soggiornava. Costruita sull' antico Palazzo Sanseverino tra il 1584 e il 160, conserva la facciata di quest'ultimo. E’ caratterizzata da particolari bugne (sorta di piccole piramidi), che venivano usate durante il Rinascimento veneto e sconosciute nel Meridione. Ho davvero fatto un ottima scelta, la passeggiata è stata piacevole ed istruttiva ma anche lunga e a questo punto sono affamata, penso proprio che andrò a mangiare una buona pizza....ed anche per questo, a Napoli, non c'è che l'imbarazzo della scelta!

Anita Ricca

 

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