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14/05/2015
DNIPRO-NAPOLI: ULTIMA CHIAMATA EUROPEA PER GLI AZZURRI, IN GIOCO C'E' LA FINALE A VARSAVIA.
Finalmente la settimana europea più attesa dai tifosi azzurri è arrivata. Il Napoli conoscerà stasera il suo destino, al termine del match con il Dnipro, semifinale di ritorno della Europe League. Dall’altra parte, la Fiorentina tenterà l’impresa contro il Siviglia e, agli italiani, non resta che sperare in bel derby in quel di Varsavia. Ma non sarà facile, anzi, sarà estremamente difficile. Gli azzurri devono a tutti i costi ricercare la vittoria per conquistare una finale che meriterebbero ampiamente di disputare, per la qualità della squadra e per quanto costruito finora in questa competizione.
Varsavia dista solo 90 o poco più’, giusto il tempo necessario per effettuare una prestazione “memorabile”, mettendo in campo determinazione ed intensità. Fondamentale sarà non sbagliare l’approccio alla gara. Svogliati, poco concentrati e non decisi nei contrasti, questi i difetti principali dei partenopei nei minuti iniziali e per buona parte della prima frazione di gara nelle ultime uscite in trasferta. La formazione ucraina è un gruppo solido che sa difendersi molto bene come dimostrato al San Paolo e regalare un tempo ad una squadra così organizzata si rivelerebbe molto controproducente.
Con una buona dose di fortuna ed in virtu’ di un grave errore arbitrale, il Dnipro chiuse l'andata con un ottimo 1 – 1 e, salvo eccezioni dell’ultima ora, il tecnico Markevich dovrebbe riconfermare lo stesso modulo di gioco: 4-2-3-1. Una disposizione che però resta tale solo sulla carta e che in realtà si trasforma per tutta la durata della partita in uno schieramento con due linee molto difensive composte dal quartetto difensivo e dal centrocampo a 5, con l’unica punta più avanzata ma comunque dietro la linea della palla. Rispetto alla settimana scorsa, il Napoli dovrà inevitabilmente velocizzare il gioco a metà campo cercando molto più le verticalizzazioni rispetto ad un fraseggio orizzontale abbastanza prevedibile che difficilmente prenderebbe alla sprovvista una difesa compatta come quella del Dnipro. Molto probabilmente saranno confermati come l’andata Jorginho e David Lopez al comando dalle manovre, ma non è da escludere un impiego dal primo minuto di Inler, sicuramente più "fisico" rispetto al suo compagno di reparto.
Maggiori dubbi Benitez li avrà sicuramente sulla decisione del quartetto offensivo, dove Higuain, in cerca di riscatto dopo i tanti tentativi di raddoppio falliti al San Paolo, partirà sicuramente titolare probabilmente appoggiato da Callejon con ballottaggio sull’altra fascia tra Mertens ed Insigne. Al centro invece il capitano, autore della rete del momentaneo vantaggio, dovrebbe gestire dal primo minuto le giocate negli ultimi trenta metri costringendo almeno all’inizio Gabbiadini alla panchina, scalpitante e pronto a dar maggior peso all’attacco a partita in corso. Difficile, conoscendo Benitez, pensare ad una soluzione con Hamsik a centrocampo e l'ex Samp ad agire alle spalle del Pipita. A nostro avviso, questa sarebbe la scelta giusta, in una gara dove occorre fare gol e quindi sarebbe importante mettere in campo coloro i quali hanno più confidenza con la rete. E, rispetto alla gara d'andata, crediamo utile anche la presenza di Duvan che, con una difesa ucraina tanto forte in fisicità, potrebbe dare un aiuto nei minuti finali se le cose non dovessero volgere al meglio. Un'opportunità, comunque, da tenere in considerazione, considerato che in rosa il colombiano è l'unico attaccante con queste caratteristiche.
Gianluca Cotone