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14/05/2015
Dnipro - Napoli 1 - 0. Azzurri sconfitti ed eliminati. Gravi errori di Higuain e Benitez.
Il gol degli ucraini è irregolare. Il Pipita, come all'andata, fallisce una clamorosa palla gol. Il mister sbaglia la formazione iniziale e manda Duvan in tribuna che, invece, poteva essere utile nell'assalto finale.
Nella partita di ritorno della semifinale di Europa League, in quella che doveva essere la serata più importante della stagione azzurra, crolla inesorabilmente il progetto tecnico tattico poggiato sui due pilastri Rafa Benitez e Gonzalo Higuain. Rispetto alla gara pareggiata in casa, Benitez ed i suoi ragazzi sono riusciti a fare ancora peggio con il Dnipro uscendo sconfitti per 1 a 0 dallo stadio di Kiev. Un Napoli troppo rinunciatario per lunghi tratti della gara non riesce a vincere contro una squadra sicuramente inferiroe dal punto di vista tecnico ma che è riuscita a mettere in campo determinazione ed intensità a livelli massimali.
Sterile dominio territoriale azzurro nel primo tempo, con i padroni di casa ordinati nella loro meta campo e sempre pronti a ripartire ma la vera occasione da gol capita nei primi minuti di gioco sui piedi di Higuain che fallisce ancora una volta la rete, facendosi respingere il tiro da Boyko, sempre attento e reattivo. Il Napoli non riesce a costruire gioco ed azioni degne di nota e la prima frazione si chiude con un pareggio a reti inviolate sostanzialmente giusto.
Nella ripresa, al 58° la svolta. Seleznyov porta in vantaggio il Dnipro, con un colpo di testa e con un fallo, non sanzionato, ai danni di Britos ma gli azzurri, nonostante gli ingressi di Hamsik e Mertens, che comunque danno più sostanza ed imprevedibilità alla manovra e che forse potevano partire titolari, non riescono a trovare il varco giusto per battere a rete. Inspiegabile anche la scelta di Benitez di mandare Duvan in tribuna in una gara dove si sapeva che era fondamentale segnare. Ora la stagione assume una piega difficile. Resta solo il campionato agli azzurri che dovranno cercare ad ogni costo di giungere al terzo posto. Altrimenti, parlare di fallimento, sarà lecito.
Gennaro Perna