Il Napoli torna a giocare in coppa, pronto all'esordio in Europa League contro il Club Bruges nel girone D, completato dai polacchi del Legia Varsavia e i danesi FC Midtjylland. Gli azzurri scenderanno in campo domani alle ore 19.00 tra le mura amiche del San Paolo.

Questo può essere definito come un vero e proprio "anno zero", un nuovo incipit dopo un biennio, quello di Benitez, che ha lasciato in egual misura gioie e rimpianti: tra tutti, forse, quello di non aver raggiunto la finale di Varsavia, pareggiando (1-1) e perdendo (1-0) rispettivamente le semifinali di andata e ritorno contro il Dnipro, che poteva significare il massimo punto calcistico dall'era post Maradona, nonchè un altro traguardo di prestigio al di là del risultato in finale. Ma così non è stato a causa di falle e motivazioni trite e ritrite, evidenziate da noi di continuo e che imperversano anche oggi nel Napoli di Maurizio Sarri, al suo primo "ballo europeo".

Il Bruges rappresenta di certo un cliente non da poco, alla luce del momento "no" che sta attraversando la compagine partenopea, ma può essere lo stimolo giusto per archiviare un ambiguo avvio di stagione. I belgi, che vantano 13 titoli nazionali, 11 coppe (vinta nell'ultima edizione) e 13 Supercoppe, sono in possesso di un organico giovane e talentuoso - età media 24 anni - pronto a farsi valere e a recare grattacapi agli avversari: in difesa spiccano il centrale Duarte (26) e Meunier (24 anni appena compiuti), terzino destro; mentre in mezzo Vanaken e Claudemir formano una coppia di solidità e tecnica, a supporto di Abdoulaye Diaby, attaccante maliano proveniente dal Lille e già autore di 5 gol in 6 match disputati. Il tutto è mescolato in un 4-1-4-1 (simil 4-3-3) disposto dall'esperto Preud'homme, ex storico portiere (tra le altre) di Benfica e tecnico trionfante con Standard Liegi (campionato 2007-08) e con Twente, in Olanda, (Supercoppa 2010 e Coppa 2011).

Questo club non deve essere preso sotto gamba dai i ragazzi allenati dal 55enne tosco-napoletano, il quale ha "dalla sua" un gruppo di giocatori con numeri prestigiosi ed esperienza in materia di calcio continentale: soprattutto in attacco. La variante che probabilmente riuscirà a decidere la partita sarà l'approccio al match, il cambiamento che deve essere effettuato a tutti i costi per centrare i primi tre punti d'annata.

Il Napoli ha mostrato le sue vere capacità soltanto nel primo tempo contro la Sampdoria e nella porzione finale della ripresa nell'ultima trasferta di Empoli; per il resto, forse mai pervenuto sul rettangolo di gioco. E li, è ben risaputo come nelle coppe, a prescindere che si tratti di girone o eliminazione diretta, bisogna "prendere di faccia" immediatamente il proprio avversario: il tempo dei convenevoli è gia passato. Serve una vittoria, è l'unico risultato possibile per gli azzurri non ritrovarsi a rincorrere gli altri anche in Europa League.  

Alessandro Alberto Di Porzio