Un Napoli ridisegnato da Sarri rispetto alla gara con la Juventus scende in campo a Varsavia con determinazione, imprimendo subito ritmi alti per cercare di portarsi in vantaggio già nel primo tempo. Nei primi venti minuti gli azzurri girano palla velocemente a metà campo rendendosi pericolosi più volte con combinazioni soprattutto laterali: Mertens, tra i più in forma, per tre volte riesce a costruirsi una palla utile per il vantaggio non riuscendo però a trovare la rete. La formazione polacca che si schiera a specchio nella propria metà campo con un 4-3-3 tuttavia più accorto alla fase difensiva, riesce dopo un primo pressing alto azzurro a ripartire in contropiede andando in profondità con gli abili esterni alti che puntano spesso ad affondare sulle fasce per crossare al centro o concludere in porta.

Tuttavia l’occasione più limpida è dei partenopei che alla mezz’ora, dopo un buon fraseggio in attacco, Callejon trova David Lopez in ottima posizione che con il destro e il portiere del Legia ormai fuori gioco trova un incredibile e fortunato salvataggio sulla linea di Padzan. Anche la difesa ha risposto bene a qualche fastidiosa discesa degli esterni d’attacco Kucharczyk e Trickovski ben controllati dal quartetto azzurro coordinato da Koulibaly e Chiriches, e con Gabriel all’esordio preciso e attento tra i pali.

I secondi 45’ cominciano con gli azzurri ancora a gestire il possesso, questa volta subito produttivo grazie ad una bella azione verticale che permette a Callejon di servire Mertens in area. Il belga è rapido e con un preciso colpo di testa porta in vantaggio gli azzurri. Gli uomini allenati dal tecnico Berg cercano una reazioni soprattutto su calzi piazzati sfruttando i tanti centimetri che avanzano nell’area azzurra in queste occasioni. Proprio da un calcio d’angolo arriva il primo brivido azzurro con Maggio che trova una sfortuna deviazione che finisce sulla traversa. Dal quasi pareggio Legia al fischio finale, la partita è tutta a marchio azzurro che ingrana la marcia e spreca fin troppo nell’ultima mezz’ora.

Prima Mertens e poi due volte Allan a tu si lasciano ipnotizzare dal bravo Kuciak che salva il minimo svantaggio e mantiene ancora a galla la propria squadra. Ma la firma finale arriva dal Pipita, entrato in campo da pochi minuti mette subito in crisi la difesa polacca e all’84’ si crea una favolosa palla gol saltando tre avversarsi e calciando un missile di destro dal limite dell’area che finisce all’incrocio alle spalle di Kuciak che questa volta nulla può. Una vittoria importante maturata grazie ad una grande prestazione collettiva anche di chi finora ha trovato minore spazio, dimostrando il buon lavoro di Sarri che, con i tanti impegni, sarà costretto a replicare il turn over.

Gianluca Cotone