Dopo la sconfitta subita a Bologna, il Napoli ritorna in campo per l'ultimo impegno del girone D di Europa League, che vedrà gli azzurri affrontare tra le mura di casa il Legia Varsavia. La squadra partenopea ha già archiviato il primo posto nel girone e tenterà di incrementare il suo bottino di gol, arrivato a quota 17 e di essere l'unica a chiudere a punteggio pieno.

Di fronte ci sarà un avversario che darà il massimo per centrare la vittoria che, in caso di pareggio del Midtjylland col Club Brugge, permetterebbe ai polacchi di accedere al turno successivo per differenza reti.  Il Legia Varsavia ha incontrato squadre italiane 15 volte: ha vinto solo due volte entrambe giocando in casa. L'ultimo successo risale al 1991 contro la Sampdoria.

E' facile prevedere che Sarri ricorrerà ad un ampio turn over anche in vista della sfida di domenica prossima al San Paolo con la Roma per la quale si prevede il tutto esaurito. Orfano di Gabbiadini, non ancora al top dopo l'infortunio patito con la nazionale, il Napoli presenterà un undici del tutto atipico, caratterizzato da molti cambi.

In porta sicuramente spazio per Gabriel, la coppia centrale sarà formata da Chiriches ed uno tra Koulibaly ed Albiol, visto che il brasiliano Henrique non è arruolabile, poichè non iscritto nella lista Uefa. Maggio e Strinic saranno gli esterni difensivi. La linea mediana sarà del tutto inedita con Valdifiori, David Lopez ed il giovane Chalobah che non ha sfigurato all'esordio. In attacco il marocchino El Kaddouri a supporto di Callejon e di un ritrovato Mertens che si riprende la maglia di titolare in Europa dopo più di due mesi. La sua ultima apparizione, infatti, è stata nel turno d'andata dove sbloccò il risultato proprio contro i polacchi il 1 Ottobre. Nella ripresa ci potrebbe essere l'esordio in Europa per i giovani Luperto e Negro.

L'allenatore del Legia Stanislav Cherchesov ,ex portiere della Russia, dovrà fare a meno di Furman, Makowski e Maslowski fuori per infortunio e si affiderà all'attaccante Nikolic per tentare l'impresa di scardinare la difesa azzurra, che risulta essere la migliore della competizione con un solo gol subito in cinque partite.

Domenico Paradiso