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Napoli, la Bohème al San Carlo

11/05/2012

Napoli, la Bohème al San Carlo

Il Teatro San Carlo di Napoli, dal 18 al 31 maggio avrà l’onore di ricordare l’eccelso compositore Giacomo Puccini, in una delle sue opere migliori: La Bohème. Dopo l’acclamato successo di Tosca, in scena nella precedente stagione teatrale, il pubblico assisterà alle tormentate passioni dei protagonisti della commovente opera lirica. A dirigere l’orchestra, ci sarà Andrea Battistoni.

La Bohème è un'opera lirica divisa in quattro atti, denominati “quadri”, strutturata su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, la cui storia è ispirata al romanzo di Henri Murger “Scènes de la vie de bohème”.

Narra le vicissitudini di un gruppo di giovani artisti, che vivono spensieratamente in miseria. L'opera è ambientata nella vecchia Parigi, che diventa cornice delle passioni amorose di Rodolfo e Mimì, e Marcello e Musetta. Gli artisti vivono in una soffitta, ed un giorno bussa la vicina di casa, per farsi accendere un lume. È Mimì, che si innamora di Rodolfo, e ricambiata, è invitata ad unirsi all’allegra combriccola. Nelle viuzze del Quartiere Latino, Marcello rivede Musetta, un ex fiamma che lo aveva abbandonato in cerca di nuove avventure. Il pittore cede nuovamente al suo fascino, e i due si accodano agli amici.

La vita in comune si rivela però impossibile: i quattro litigano costantemente tra incomprensioni e gelosie. Musetta e Marcello si separano dopo una furiosa lite, mentre Rodolfo e Mimì rimandano alla primavera, in quanto la ragazza è gravemente malata e la vita di stenti potrebbe esserle fatale. Mimì però non può vivere senza il suo amato, e sentendosi ormai vicina alla morte, torna alla soffitta dove avvenne il loro primo incontro. Qui la giovane ricorda con Rodolfo il tempo passato insieme e, dopo avergli rivelato che lo ama ancora, si spegne dolcemente.

Il libretto richiese molto tempo nella composizione, data la difficoltà di adattare le scene ed i personaggi ai rigidi modelli di un'opera musicale. Finalmente il 1º febbraio del 1896, l’opera vide la luce al Teatro Regio di Torino, diretta dal ventinovenne Arturo Toscanini. All’epoca ebbe un buon successo di pubblico, ma la critica ufficiale degli esordi si dimostrò ostile; dovette però allinearsi presto ai generali consensi.

La Bohème, intramontabile opera d’arte, viene rappresentata da oltre 100 anni, e le emozioni che suscita risultano immutate nel tempo, per vecchie e nuove generazioni.

Fonte: Napoleggiamo (www.napoleggiamo.it)

 

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