InfoNapoli24

#
 

Notizie » Cultura » Arte e Teatro

Pittura: I mille volti di Salvador Dalì

16/05/2012

Pittura: I mille volti di Salvador Dalì

Salvador Dalì (1904 – 1989) fu senza dubbio il pittore surrealista più discusso per la sua grande inventiva, ma anche per i suoi atteggiamenti strambi ed irritanti. La corrente artistica alla quale si lega, nasce nel 1924 con il manifesto di Andrè Breton. Il surrealismo era incentrato sulla lotta alla logica, sull’esaltazione dell’irrazionale, dal gioco alla magia, dal caso all’assurdo. Punto focale fu inoltre l’amore per la donna, visto da molti in modo problematico, da altri in modo gioioso ed ironico.

 Personalità eclettica, Dalì fu un abile disegnatore tecnico, pittore, scultore, fotografo e regista. Dopo un’infanzia “fuori dalla norma” trascorsa nella convinzione di assolvere ad una doppia vita, la sua e quella di suo fratello morto prima della sua nascita, studiò a Madrid ma si stabilì in seguito a Parigi. Esibizionista per eccellenza, fece della sua esistenza un’opera d’arte, vestendosi in modo appariscente e bizzarro, e ricercando il lusso e l’esagerazione in tutti gli aspetti della sua vita. Tutti lo ricordano nelle sue foto con i baffetti rivolti in alto, occhi spiritati, sopracciglia disegnate, e pomposi cappelli. Anche riproponendosi nella versione della vita dell’artista di matrice romantica, spinse questo atteggiamento verso i limiti, essendo un precursore di personalità come quella di Andy Wharol. 

Oltre ai suoi famosissimi quadri che ripropongono atmosfere da sogno come “Persistenza della memoria” dove la dilatazione del tempo e dello spazio viene rappresentata dai ben conosciuti orologi molli, quasi sciolti in un paesaggio desertico, o “Sogno causato dal volo di un’ape” dove protagonista è una donna sospesa nell’aria (sua moglie Gala, sua musa ispiratrice) ed immagini proprie dell’inconscio come elefanti con gambe di ragno e tigri nella bocca di pesci, non tutti conoscono la passione di Dalì per il disegno. Infatti tra il 1945 ed il 1946 Salvador Dalì collaborò addirittura con Walt Disney, nella costruzione di un cortometraggio animato con le musiche eseguite dal compositore messicano Armando Dominguez. Il corto è stato ultimato e prodotto solo nel 2003 ed intitolato “Destino”.

Narra di una fanciulla alla ricerca del suo amore nel tempo, attraverso surreali spazi dei deserti di Dalì. I disegni e i bozzetti preparativi vennero realizzati dall'artista degli studios della Disney da John Hench e dallo stesso Dalí in otto mesi. Tuttavia, a causa di problemi finanziari, il progetto fu abbandonato in quanto la Walt Disney fu colpita da una grave crisi economica durante la seconda guerra mondiale. Hench produsse un piccolo test d'animazione della durata di circa 18 secondi, nella speranza di un futuro recupero del progetto, che fu archiviato. Solo nel 1999, il nipote di Walt Disney, Roy Edward Disney, mentre lavorava alla realizzazione di Fantasia 2000, decise di riprendere il progetto di "Destino". Incaricò gli Studios Disney di Parigi per il completamento del corto, e coinvolse più di 25 esperti nell’interpretazione dell’intricata sceneggiatura di Dalì, che
partorirono un ibrido tra animazione classica e computer grafica. Il film fu prodotto da Baker Bloodworth e diretto dall'animatore francese
Dominique Monfrey, ed è ai giorni nostri è visualizzabile sul web.

Ylenia Marigliano
 

 

twitter