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Il Teatro di San Carlo ricorda Jeffrey Tate, Direttore Musicale dal 2005 al 2010

03/06/2017

Il Teatro di San Carlo ricorda Jeffrey Tate, Direttore Musicale dal 2005 al 2010

È mancato ieri a Bergamo, colpito da un malore improvviso Jeffrey Tate (nella foto di copertina, Luciano Romano Ph.), Direttore Principale al Teatro di San Carlo dal 2005 al 2010. Ieri, prima della prova d’assieme al Duomo di Milano, dove Orchestra e Coro del San Carlo diretti di Zubin Mehta eseguiranno, oggi, alle ore 21.00, la Nona Sinfonia, op. 125 in re minore di Beethoven, si terrà un minuto di silenzio in memoria del Direttore inglese. Sempre un minuto di silenzio verrà osservato domenica 4 giugno, prima dell’inizio del concerto di Al di Meola al Teatro di San Carlo.

Numerose sono le produzioni e i concerti sinfonici che hanno visto sul podio Jeffrey Tate (nato nel Regno Unito il 28 aprile del 1943), dal Königskinder di Engelbert Humperdinck, Premio Abbiati nel 2002 (regia di Paul Curran), al Die Walküre di Richard Wagner nel 2005 (regia di Federico Tiezzi) a Le Nozze di Figaro di Mozart (regia di Mario Martone) e Falstaff di Verdi (regia di Arnaud Bernard) nel 2006 al Candide di Leonard Bernstein nel 2007 (regia di Lorenzo Mariani), al Castello di Barbablù di Béla Bartók nel 2008 in dittico con L'Enfant et les sortilèges di Ravel (regia di Roberto Andò), e una selezione dal Don Carlo di Verdi, al Peter Grimes di Britten (regia di Paul Curran) e al Ratto del serraglio di Mozart del 2009 (regia di Damiano Michieletto) all’ultimo titolo diretto, La Clemenza di Tito di Mozart nel gennaio 2010 (regia di Luca Ronconi), per un totale di 11 produzioni.

19 sono stati gli appuntamenti sinfonici dal 21 dicembre 2003 al 31 gennaio 2015, ultimo concerto in cui diresse il giovane pianista Giuseppe Albanese, concerti in cui Tate ha dimostrato maestria e sensibilità, privilegiando sempre autori Romantici (da Schumann a Mendelssohn, da Beethoven a Brahms) di tardo Ottocento (da Gustav Mahler a Richard Wagner) e Novecento (da Stravinskij a Korngold, da Britten a LutosĹ‚awski e Arvo Pärt).

Così lo ricorda Rosanna Purchia, Sovrintendente del Teatro di San Carlo: “Ricordo con grande commozione il mio incontro con Jeffrey Tate, che poi ho rivisto più volte negli ultimi anni; anche se breve è stato il percorso professionale che abbiamo condiviso, il nostro rapporto è stato sempre contraddistinto da grande rispetto e da un profondo amore per Napoli e per il San Carlo, un sentimento che era ricambiato dai nostri spettatori e dai napoletani.”

Fonte: Ufficio Stampa Teatro di San Carlo 

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