L’attribuzione del trofeo per il miglior artista cinematografico ad un Indiano d’America porta scompiglio e stupore non solo nella vita di Anoki Geronimo, ma anche all’interno del grande e complicato mondo del cinema. Una storia che testimonia come la multi etnicità, ancora oggi, anche in ambienti in cui la cultura dovrebbe essere al di sopra di ogni pregiudizio, di fatto non è associata al concetto di integrazione. Il messaggio che l’autrice vuole lasciare intendere è quello di una visione corretta e non distorta nei confronti di una cultura, quella dei Nativi Americani, al di la degli stereotipi, del razzismo e della discriminazione, visti da sempre come un popolo esaltato e assetato di conquista e di potere, passato alla storia come carnefice piuttosto che vittima; vittima di un genocidio ormai innegabile, voluto con ferma decisione, come ormai storicamente assodato, ma, invece, fatto passare agli occhi di tutti come “incomprensione fra popoli così diversi”.

 

Nel suo libro l’autrice Lidia Perrella esprime il suo spirito. Lei che è’ una fervida sostenitrice dell’intercultura nonché appassionata e affascinata delle culture, riti e tradizioni dei popoli che rappresentano, come lei stessa li definisce, quella casualità di “caratteri” che, unendosi gli uni con gli altri, portano a nuove forme di vita, nuovi pensieri che rappresentano il presente proiettato nel futuro.