Una presa di posizione netta quella del Ministro Corrado Clini in merito alla spinosa questione dell' Ilva." La situazione dell'Ilva riguarda tutto il sistema industriale italiano e l'affidabilità dell'Italia nei confronti degli investimenti esteri, che ci auguriamo e cerchiamo di spingere nel nostro Paese". E' quanto ha detto il ministro che ha poi aggiunto che  "non è un tema riconducibile a uno scontro tra governo e magistratura, ma riconducibile alla chiarezza di ruoli, responsabilità e competenze che in questo momento è quanto mai urgente". 

Il ministro ha poi ribadito che "se vogliamo risanare l'ambiente e garantire la continuità produttiva dello stabilimento, il ciclo a caldo non si può spegnere. Si possono fare interventi selezionati e progressivi, ma se si chiude il ciclo non c'è speranza".

Nel frattempo il presidente Ilva, Bruno Ferrante ha presentato i ricorsi avverso le due ordinanze del Gip Patrizia Todisco: quella del 10 agosto con cui il magistrato ha specificato i compiti dei custodi giudiziari e l'impossibilità di usare gli impianti sequestrati se non al fine di risanarli, e la seconda, datata 11 agosto, con la quale ha nominato custode amministrativo il presidente dell'Ordine dei commercialisti di Taranto Mario Tagarelli.

La Redazione