Non c’è persona che non sia stata ritratta da bambino con un pupazzetto o alle prese con una costruzione. Nel periodo dell'infanzia, si trascorre gran parte del tempo con i giocattoli che svolgono una funzione importante nell’ambito dell’apprendimento. Dal gioco si traggono tanti insegnamenti;  utilizzando i giocattoli, a titolo esemplificativo, ma non esaustivo, impariamo i versi degli animali, a distinguere colori e forme geometriche, alimentando il lato creativo che risiede in ciascuno di noi.

Ma i giochi appartengono anche agli adulti. Scacchiere, carte, giochi elettronici, per non parlre poi degli oggetti da collezione, che hanno anche, e forse soprattutto, un importante valore affettivo.

I balocchi esistevano sin dall’antichità. In Egitto c' erano bambole, palle e trottole in legno, creta o pietra; nell’Antica Roma riproduzioni di archi e frecce, lo stesso yo-yo risale a 2.500 anni fa e proviene dalla Cina, ma, la vera e propria produzione avviene in Germania nel XV secolo con bambole e giochi musicali.

Se bambole e soldatini sono sopravvissuti fino ai giorni nostri, molti altri oggetti ludici hanno dovuto adeguarsi alle tendenze moderne, divenendo prodotti in serie non più artigianali. L’avvento delle tecnologie ha sicuramente contribuito a questa inversione di tendenza. 

Il giocattolo è divenuto un oggetto culturale di grande interesse, con tanti Musei dedicati ai balocchi e, tra i più noti annoveriamo  il "Muzeum hracek " sito a Praga.

Anna Vicario