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16/01/2012
Ricordati di una cartolina!
Filatelia, che passione..
Quante volte lo abbiamo ripetuto a chi partiva ? LI attendevamo da ogni parte del mondo !
Era una vera passione : SI, quella dei francobolli!
Ho iniziato ad appassionarmi grazie a mio nonno Gustavo che aveva un libro antico di francobolli: erano pagine e pagine di “storia”.
Ne avevo di domande e le risposte arrivavano precise e puntuali .
Ricordo, sfogliando con lui le sue collezioni, di come egli delicatamente sfiorava quei “veli” che coprivano e proteggevano ogni singola pagina degli album conservati.
Cominciai così ad appassionarmi al mondo della filatelia !
Non v’è angolo del mondo che non sia stato raccontato su questi piccoli “pezzettini di carta” testimoni di eventi, personaggi, luoghi, animali e che hanno destato da sempre le curiosità di chi poi ne sia venuto in possesso.
Per dovere di cronaca, si deve a tale Sir Rowland Hill, insegnante e politico inglese, un importante evento storico: egli infatti fu il primo che avviò l’uso di una marca da bollo con cui poter affrancare la posta a dimostrazione del pagamento già avvenuto.Il primo francobollo al mondo fù emesso in Gran Bretagna nel 1840, il Penny Nero ( dal valore, appunto, di 1 Penny ), mentre in Italia apparve nel 1850 quando fu emessa la serie definita “Aquila Bicipite”.
Esistono tantissime illustri, importanti, singolari serie : religiose, floreali, storiche, celebrative , e per le quali sarebbe impresa ardua, a suon di pagine infinite, ricordarle tutte per cui, lasciando a più titolati esperti questo glorioso compito, mi soffermerò invece a descrivere gli aspetti utili per chi vuole cimentarsi nell’avventura filatelica:
in primis, occorre premunirsi di un classificatore, un album composto da pagine di cartoncino su cui sono applicate strisce di plastica dove inserire i vari francobolli ( sono anche chiamate taschine ); occorrerà, poi, munirsi di pinzette: regola fondamentale per un buon collezionista o semplicemente per un neofita è mai toccare con le mani un francobollo perché si rischia di rovinarne l’integrità; dotarsi di una buona lente di ingrandimento è utile per ispezionare il francobollo, al fine di rilevarne pregi, difetti, e particolari non percepibili all’occhio umano. Da non dimenticare una vaschetta ove immergere il francobollo a “faccia in giù” per esaminare la filigrana ( filigranoscopio ) e l’odontometro, uno specifico misuratore per la dentellatura del francobollo che dovrà combaciare nei sensi verticale ed orizzontale. Infine, un catalogo, che funge da vera e propria guida : in esso, vengono rappresentate le indicazioni di tutti gli esemplari e considerata la vastità di francobolli al mondo ne esistono, dunque, tantissimi ma tutti riportano le necessarie informazioni: tiratura, filigrana, spiegazione dell’evento celebrato, disegnatore, valore, periodo di validità .
Perciò, buona collezione a tutti …e chissà : potrebbe sempre capitarvi tra le mani un Gronchi Rosa o il Treskillin giallo, francobollo emesso dalla Svezia nel 1855 e stampato erroneamente nel colore giallo ( doveva essere verde ): la passione vi renderebbe milionari !
Claudio d'Orlando