Non era una partita facile, lo si sapeva. Che sarebbe stata una battaglia, anche. Che il Napoli doveva vincere, sicuramente. Ed alla fine, al termine di 96 minuti durissimi, gli azzurri hanno espugnato il Castellani, superando l'Empoli per 1 - 0. Diciamolo subito, i padroni di casa hanno dominato nel primo tempo, dove Caprile ha fatto un paio di belle parate e gli azzurri di fatto sono stati nulli. Poi, nella ripresa, Conte cambia. Fuori Lukaku e Spinazzola, dentro Simeone e Olivera. Passa pochissimo e rigore per gli azzurri. Segna Kvara, gol pesantissimo che vale i 3 punti e la conferma alla testa della classifica. Napoli non bello, anzi bruttino ma solido e cinico. Il secondo tempo racconta una storia un po' diversa con i toscani stanchi e gli azzurri che riprendono terreno e spazio in campo, pur senza brillare intendiamoci.

La concretezza, la capacità di saper gestire anche le avanzate degli avversari stanno diventando una qualità importante. Però, con analoga franchezza, bisogna riconoscere che da alcuni giocatori è lecito attendersi di più. Molto di più, devono incidere maggiormente nel corso del match, soprattutto quando la squadra ha qualche battuta a vuoto. Gilmour meglio nella seconda parte della gara ma l'assenza di Lobotka si è fatta sentire, eccome. E' mancato il geometra in mezzo al campo, l'uomo che ripulisce la palle sporche e le rende giocabili per la squadra, il metronomo che corre, contrasta e chiude le linee di passaggio. Ad oggi, oggettivamente insostituibile. Detto questo, 3 punti importantissimi, il concetto di squadra e di gruppo ancora più esaltato, l'agonismo e la voglia di non mollare sempre presenti. E' il Napoli di Conte.

Antonello Giannetti