Il Napoli perde e in città e tra gli addetti ai lavori il dibattito è tuttora vivace. Effettivamente, dopo aver consolidato la fase difensiva, già da tempo ci si aspettava uno step per migliorare la produzione iffensiva. Non è avvenuto e, ad oggi, il Napoli è il settimo attacco del campionato. Un dato che deve aprire una riflessione, soprattutto se si guardano i giocatori offensivi in rosa. Il centrocampo ha tante caratteristiche importanti ma è carente in qualità e reti totali. Gli esterni sono troppo distanti dalla porta e Lukaku non riesce ancora ad incidere fortemente. Allora è tutto negativo? Assolutamente no, perchè gli azzurri sono ancora al secondo posto ma è altresì evidente che ora qualcosa di diverso bisogna provare. I calciatori con estro e pericolosità offensiva ci sono, serve il coraggio di fare scelte diverse magari cambiando anche l'assetto tattico.

La squadra si è appiattita e produce pochissime occasioni. In queste condizioni, diventa difficile pensare di poter sempre vincere con il minimo scarto. La delusione dell'uscita dalla Coppa Italia non si è ancora smaltita e in casa gli azzurri, appena il livello tecnico si è alzato (Atalanta e Lazio), hanno perso. Altro motivo di riflessione. Sabato, si gioca ad Udine e poi altra trasferta a Genova. 6 punti per rimettere l'auto in pista e riprendere a correre. Ma ora è lecito attendersi un cambio di passo e qualche innesto in una formazione sempre uguale da troppo tempo.

Antonello Giannetti