Il mister Conte ha incontrato i giornalisti al centro tecnico di Castel Volturno, per presentare la gara di domani all'Olimpico contro la Lazio. Di seguito, un sunto delle sue dichiarazioni:

"quello che più conta è avere un gruppo di ragazzi che ha sposato il verbo lavorare, ciò che ci ha portato ad avere questa bellissima classifica, nonostante qualche difficoltà alla quale cercheremo di rimediare. E' ovvio che ci sono degli infortuni che se colpiscono alcune zone devi trovare delle soluzioni. Non chiederò mai ad un giocatore di fare cose che non ha mai fatto perchè significherebbe mettere in difficoltà sia lui che la squadra. cercheremo di non snaturare le caratteristiche dei giocatori ma comunque ci sarà l'occasione per qualcuno di dimostrare. Spesso e volentieri ho confermato sempre lo stesso 11 tranne per che infortuni o sostituzioni. Credo in tutti, sanno che hanno la mia fiducia e non devono demoralizzarsi per un voto negativo sui giornali. So che loro mi danno tanto e se dovesse toccare a Raspadori sono certo che frà bene. Mi sono espresso nei suoi confronti anche prima dicendo che io i giocatori bravi provo a tenerli. l'importante comunque è che i calciatori sanno quello che penso di loro. Lui è ragazzo serio, come gli altri, quando è stato chiamato in causa ha sempre fatto il suo dovere. Ricordo uno su tutti, Juan Jesus. Il nostro compito è esaltare le loro caratteristiche. Del Var ho già detto quello che dovevo dire e sono stato pure attaccato. Poi ho visto che ora si lamentano, non voglio comunque rientrare in queste discussioni. Ho già detto e mi fa sorridere che in tanti poi, toccati personalmente, sono rientrati sulla mia linea. La Lazio è forte, ci ha battuto, è al quarto posto. Come dissi, rosa forte, costruita bene. La affrontiamo con le nostre armi, l'abbiamo preparata come sempre. Non vedo una compattezza di ambiente, mi dispiace che le cose che dico vengono cancellate. Ho già risposto e adesso cercate di nuovo un altro titolo. Alle volte dico delle cose che non vengono colte o che si fa finta di non capire. Mi dispiace che dopo diversi mesi non sia cambiato niente, l'ambiente è questo. Vietare otto trasferte, mi sembra una cosa unica e assurda. Chiedo equità di valutazioni e provvedimenti, è assurdo andare in trasferta senza i nostri tifosi residenti a Napoli anche se già quelli non residenti ci manifestano la loro vicinanza e calore. La barca è in navigazione e noi siamo in alto mare. Bisogna saper comandarla e avere mente fredda e saper agire nelle varie situazioni. Dobbiamo vedere a quale porto attraccare con quello che ci saremo mritati di raggiungere e solo dopo capire quello che ci sarà da migliorare. Io da comandante devo dare sempre la rotta giusta e andare fino in fondo, sapendo di contare su un equipaggio, cioèi calciatori. Solo a loro dobbiamo dire grazie per dove siamo, perchè stanno andando oltre i loro limiti. Se siamo li è grazie a loro."