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Napoli: applausi al San Carlo per la Mahler Chamber Orchestra

19/10/2012

Napoli: applausi al San Carlo per la Mahler Chamber Orchestra

Il Teatro San Carlo ha iniziato la sua stagione sinfonica con una serata davvero indimenticabile: il concerto inaugurale della Associazione Alessandro Scarlatti, magistralmente diretto da Daniel Harding. Sul palco, una delle orchestre più prestigiose del mondo, nata appena una quindicina d’anni fa: la Mahler Chamber Orchestra, quaranta e più musicisti che, per ciascuno strumento, rappresentano le eccellenze di venti diversi paesi, tutti desiderosi di continuare a suonare insieme dopo aver fatto parte dell’omonima orchestra giovanile. Si tratta di una delle accoppiate più richieste del panorama internazionale mondiale, quella tra la Mahler ed Harding: nascono entrambe dal geniale intuito di Claudio Abbado, del quale il giovane direttore britannico sembra già raccogliere l’eredità, assumendo finanche la morbida gestualità della di lui mano sinistra, libera dalla bacchetta.

Ospite speciale della serata, il poliedrico violoncellista Steven Isserlis, anch’egli molto noto e richiesto in tutto il mondo, che ha suonato lo Stradivari “Marquis de Corberon” del 1726, prestatogli dalla Royal Academy of Music.
In programma, due celebri brani appartenenti al periodo americano di Antonin Dvorak, risalenti a quando il musicista céco si trovava a New York come direttore del locale Conservatorio. Il primo, “concerto per violoncello e orchestra in si minore op.104”, nel corso del quale l’intera orchestra (e, in alcuni momenti, specifici strumenti, come flauto e violino) hanno letteralmente “dialogato” con il magico violoncello di Isserlis. Tantissimi gli applausi, anche e soprattutto per il solista, che non si è risparmiato, donando al pubblico entusiasta un breve ma originale “bis”. Per finire, la celebre “Sinfonia n.9 in mi min, op 95, più nota come “dal nuovo mondo”, magistralmente interpretata, nella quale si riconoscono anche tante sonorità del nuovo continente. Al termine, consensi entusiastici per tutti: sono queste le serate che amiamo, per il Massimo napoletano. 

Maria Continisio

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