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Napoli: disfatta europea. A Dnipro finisce 3 - 1

25/10/2012

Napoli: disfatta europea. A Dnipro finisce 3 - 1

Disfatta partenopea! Solo così possiamo definire la seconda sconfitta consecutiva, frutto ancora una volta di una prestazione a dir poco incolore del Napoli 2. Mazzarri aveva offerto alle seconde linee una possibilità di riscatto dopo la fallimentare trasferta olandese, ma la fiducia non è stata assolutamente ripagata, e non certo per l'impegno, che come sempre non è mancato.

La realtà è che, senza entrare nel dettaglio perchè non è nostra intenzione gettare la croce addosso agli sfortunati protagonisti di questo match, quasi nessuno si è mostrato all'altezza del compito. I limiti tecnici e fisici di alcuni calciatori in maglia azzurra sono stati impietosamente evidenziati in queste due trasferte, giocate peraltro contro formazioni di valore certamente non eccelso.

Vero è che l'Europa League, chissà perchè, è stata fin da subito snobbata da allenatore e società, ma altrettanto vero che il Napoli non può consentirsi di andare in giro a fare da sparring partner perchè oltre a dover onorare i tifosi e la maglia, deve difendere e se possibile incrementare i punti Uefa se non vuole rischiare, qualora si qualificasse per la Champion's, di essere sorteggiato sempre in terza o quarta fascia.

Anche sul piano nervoso, purtroppo, gli azzurri hanno mostrato di patire la pressione dei match europei. Tanti ammoniti, la sensazione di 'palla che scotta' tra i piedi, l'incapacità di gestire il ritmo e di frenare un nervosismo strisciante e dilagante.

Pronti via, e il Napoli subisce subito gol, sul solito svarione a seguito di un calcio piazzato. Poi tanta sofferenza, con i padroni di casa che sfiorano più volte il raddoppio e lo ottengono allo scadere del primo tempo, ancora in maniera rocambolesca.

Nella ripresa, come in Olanda, Mazzarri con notevole ritardo prova a raddrizzare il match inserendo Cavani e PAndev. A questo punto è naturale chiedersi perchè non impiegarli dall'inizio, salvo poi sostituirli a match in corso. Il matador si mostra subito pericolosissimo,ma un palo gli nega la gioia del gol. Poi cala ancora il gelo sugli azzurri, che subiscono la terza rete che sembra chiudere definitivamente il match.

Al 75, Napoli in gol. Grande palla di Zuniga per Cavani che in aerea di rigore si libera di un avversario che lo stende. Rigore e rete del Matador che riaccende una flebile speranza in casa azzurra. Ma eccezion fatta per un colpo di testa di Cavani, deviato miracolosamente in angolo dal portiere, la gara si spegne e per gli azzurri c'e' il rammarico di una nuova sconfitta europea.

Donatello Giannetti

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