E’ la terza giornata del gruppo F dell’Europa League, il Napoli cerca in Ucraina, alla Dnipro Arena, i 3 punti per rilanciarsi in classifica, dopo la
debacle di Eindhoven.

Juande Ramos, allenatore spagnolo dai trascorsi vincenti nel Siviglia, manda in campo il Dnipro con un minimo turnover: fuori solo Konoplyanka e Kalinic, per il resto tutto invariato. Il suo omologo Mazzarri rivoluziona ancora una volta la squadra.

Partono fortissimi gli ucraini, dopo appena 1’ minuto: su una punizione di Rotan, solita dormita della difesa e Fedetskyi realizza l’1-0. Sembra quasi di rivedere la gara di Eindhoven. Il Napoli cerca di rimediare, ma Insigne e Zuniga concludono male. Dopo 20’ minuti, il Napoli è tutto nei soliti lanci
lunghi, imprecisi o poco sfruttati dai piccoletti Vargas ed Insigne. Ed al 41’ il Dnipro conquista un’altra punizione sulla trequarti campo. Stessa posizione del primo gol, stesso risultato, ma stavolta è Matheus a realizzare il 2-0, sull’uscita dell’incerto Rosati. Termina il primo tempo. Napoli
disastroso.

Nella ripresa entrano dopo 7’ minuti Cavani e Pandev al posto di Vargas e Dossena. E si vede. E’ un Napoli più vivo, dimostrato dal palo colpito di testa da Cavani (su deviazione del portiere Lastuvka, uno dei migliori in campo). Ma al 64’, un cross di Matheus viene calciato al volo da Giuliano stavolta Rosati è miracoloso, ma un incauto tocco di Zuniga restituisce la palla al giovane brasiliano e lui castiga Rosati: 3-0. Al 74’ un lumicino regala al Napoli una piccola speranza: fallo di Mazuch su Cavani. Il Matador realizza il 3-1 finale e poco importa che Kalinic colpisca il palo per gli ucraini e Lastuvka compia un altro miracolo su colpo di testa di Cavani. Termina 3-1 per il Dnipro, ora a quota 9 punti nel girone, mentre il PSV che impatta in casa 1-1 col Solna si porta a 4 punti. Il Napoli resta a 3 punti, dopo la seconda sconfitta di fila. Nelle ultime tre gare gli azzurri saranno condannati a vincere.

Vincenzo Perrella