E' andato in scena ieri sera, al Teatro Diana di Napoli, lo spettacolo di Roberto Ciccarelli 'Chi ha lasciato l'aorta aperta?', che sulla scia dei precedenti lavori ha riscosso il convinto consenso del numeroso e caloroso pubblico presente in sala. A presentare la serata e gli sponsor che hanno consentito la realizzazione della stessa è stato Mario Porfito.

Sul palco, in una girandola continua di emozioni e risate, si sono alternate performances canore, balli e sketch di cabaret, con un istrionico Roberto a ricoprire ogni volta con straordinaria bravura e professionalità il ruolo che si era ritagliato. Cantante, 'one man show, e 'spalla' nelle esibizioni in cui erano i suoi 'amici di sempre' a recitare il ruolo da protagonisti.

Enzo Truppa nelle vesti di spazzino barzellettiere, Lucio Stella in quelle di un pazzo visionario che prima si dice musicista morsicato da un alieno e narra tutte le conseguenze tragicomiche di questo episodio che gli ha cambiato la vita, e poi veste panni per lui ben più usuali, quelli del medico, ma anche in questo caso secondo una personale interpretazione e con una mimica naturale davvero straordinaria. E a proposito di medici, e di applausi a scena aperta,impossibile non ricordare le esibizioni di Giuseppe D'amato, prima nei panni di due anziane signore in cura presso l'ospedale del 'pazzo' Lucio, poi in quelli del pulcino Pio, con una perfetta replica del balletto-tormentone di quest'estate.

Sul palco anche Antonello e Donatello Giannetti. Al primo è toccato il ruolo di 'tecnico del suono - filosofo' che attraverso le sue riflessioni ha con grande ironia parlato di temi che da sempre sono al centro di tutti i discorsi tra amici. Spazzatura, dfferenze tra uomo e donna, e la complicata gestione del sesso tra marito e moglie. A Donatello Giannetti, invece "la parte" di tecnico delle luci, impegnato quindi prima ad ascoltare i monologhi di Roberto su politica, viaggi e pubblicità e poi lui stesso protagonista di due simpaticissime scenette in cui i ruoli si sono invertiti, con l'autore a fargli da spalla in due apprezzate performances sul racconto di un incidente e di una classica discussione allo sportello di una banca.

Da rimarcare assolutamente la presenza di straordinari musicisti che hanno, con la loro melodia, accompagnato tutte le esibizioni canore. Al Sax Nicola Rando, alla batteria Giuseppe Fiscale, alla chitarra Filippo D'Allio, al basso Luigi Fiscale e alle tastiere il Maestro Ciro Cascino.

Bellissime, come sempre, le coreografie di Maria Teresa Spena del Centro Danza di Frattamaggiore, che con il suo corpo di ballo ha dato ulteriore impulso e colore alla serata: l'etoile Roberta De Berardinis, Francesco Capuano, Giuseppe Protano e le giovanissime e promettenti ballerine Gaetana Razzano, Susy Barra, Nicoletta Cristiano, Ursula Ferro, Annalisa Galdieri, Ilaria Zavata, Azzurra Rezza e Katia Silvestro.

E ancora la voce di Serena Ciccarelli, che si è esibita in un pezzo del grandissimo Eduardo De Crescenzo, e ha poi mirabilmente duettato con Roberto cantando Zenzero e Cannella, uno degli ultimi grandi successi di un artista napoletano in continua ascesa, Joe Barbieri, mentre alle sue spalle la maestra Taiji, Zhang Chong Li, eseguiva una rappresentazione.

Nota di merito anche per i tre bambini che hanno regalato un improvviso e sorprendente momento di grande divertimento con la loro imprevedibile incursione sul palco. .

La sopresa finale, graditissima, è arrivata direttamente dalla platea, con Peppino di Capri che si è accomodato al pianoforte e ha regalato alcune delle sue immortali canzoni.

Tanti applausi per tutti coloro che si sono alternati sul palco, ma ancora una volta a vincere è stato il concetto di solidarietà, visto che l'intero incasso della serata è stato devoluto in beneficenza a favore della campagna Cuore di Bimbi, per salvare fanciulli gravemente cardiopatici grazie all'intervento di cardiochirurghi ed ospedali italiani. Era la decima edizione di questo show, e a questo punto non resta che attendere l'undicesima, per regalare ancora sorrisi ed emozioni al pubblico ma soprattutto un aiuto concreto a chi ne ha davvero bisogno.  

Donatello Giannetti