In questi giorni a Napoli, nella incantevole cornice del Teatro San Carlo è di scena "Lo Schiaccianoci", da sempre considerato il balletto natalizio per eccellenza. Fondata sulla metafora delle paure infantili con il traumatico abbandono del mondo dei giochi per quello degli adulti, la storia riesce a giungere dritta al cuore dello spettatore, incantando grandi e piccini che, trasportati in un magico viaggio, si stupiscono e si emozionano al suono delle incantevoli melodie, alternate tra marce, danze popolari e valzer.

La storia è ambientata durante la vigilia di Natale e narra di Clara, che riceve in dono uno Schiaccianoci, che ben presto viene rotto per dispetto dal fratello Fritz. La fanciulla, dispiaciuta per l'accadimento, si addormenterà con le lacrime che le bagnano il viso, sognando il soldatino di legno che, animandosi insieme agli altri giocattoli, si trasformerà in un principe coraggioso e guiderà il suo esercito in una battaglia contro topi malvagi.

La rappresentazione del balletto segue lo schema classico della storia ma la coreografia è stata riadattata con una piccola variante: il signor Drosselmeyer, solitamente rappresentato come l’amico di famiglia che porta i regali di Natale ai bambini, qui invece è una sorta di mago buono che per ringraziarla di essere stata caritatevole con lui, la accompagnerà in un mondo immaginario fra fiori, fiocchi di neve.

Il magico sogno, al culmine di tante, incredibili avventure, troverà la sua conclusione al risveglio di Clara che, tenendo stretto a se lo Schiaccianoci giocattolo, tornerà rattristata alla realtà, sebbene soddisfatta per aver vissuto una bella favola.

Letizia Passantino