Era il mese di gennaio, quando dopo un capodanno, v’era in strada un pifferaio, che suonava il nuovo anno; tutti spenti eran i lampioni, né vi era anima viva, poi si aprirono i balconi, per far luce di mattina; al di là di un ponticello, non lontana la città, v’era sotto un alberello, una dama...chi sarà? Percorreva quel sentiero, per raggiunger la dimora, a caval del suo destriero, tarda s’era fatta l’ora .

Pochi metri dal cancello, s’ imbattè in un cavaliere, che davanti al suo castello, contrappose le barriere! “Chi va là", si alzò in cielo, con un tono di rispetto, “dal tuo volto togli il velo”, a lei subito fu detto !

“Sono Lira mio gendarme, spaventare è tuo mestiere? Imponente è l’uniforme, cosa puoi da me volere?“. Dal balcone, Marco Polo e Galileo già pensavano al da farsi, ma la voce del padrone “Non può più allontanarsi” !

“Euro è il nome che io porto” disse a Lira il cavaliere, incantato dal suo volto, ma sembrava un romanziere..."Ho un ordine del Re, che vuol te da qui cacciare, ma se vieni via con me, forse ti potrò salvare“.

Lira udì quelle parole, come fossero poesia, “Esiliare, ahimè, mi duole”...disse lei in malinconia.  Anche un urlo dal castello, si elevò a suo favore, era tutto molto bello, sparì via per amore .

Nulla più di lei si sa, ci rimane la memoria, di un bel tempo anni fa, quando nacque e fece storia !

Claudio d'Orlando